Quattro anni sono passati dal lancio del disco “Volare” e due anni dal joint album con Frah Quintale, “Love Bars”. Ora, Coez è pronto per tornare sul mercato musicale con nuovo materiale. E lo fa con il singolo “Mal di te”, presentato in anteprima a “Deejay Chiama Italia”, disponibile dal 17 gennaio. Il brano anticipa il nuovo album in uscita prossimamente, anche se Coez non ha ancora rivelato il titolo.
Nel corso di un'intervista a “Deejay Chiama Italia”, Coez racconta come ha passato gli ultimi due anni. Dopo la chiusura del tour di “Love Bars” e il joint album con Frah Quintale, ha trascorso tempo a scrivere nuove canzoni. “In due anni ho scritto tantissimo, sono stato in giro con Frah Quintale e abbiamo fatto un tour nel quale mi sono divertito tantissimo. Molto meno pesante dei tour da soli perché comunque canti la metà e hai il doppio delle hit.”
Il cantautore italo, noto per la sua doppia identità come cantautore e rapper, parla anche della sua musica. “Sono figlio dei cantautori però anche la cosa del rap non mi sono mai sentito di rinnegarla. Ogni tanto penso che in qualche disco esca la parte più con un tiro italiano e a volte invece gioco più sui sound rap. La differenza la fa il modo in cui si intende un cantautore e il modo in cui si intende un rapper o un trapper.”
Coez parla anche del suo pubblico, osservando che una maggioranza femminile lo apprezza per la sua capacità di creare canzoni d'amore. “Ci sono molte canzoni d'amore, poi penso che le donne e le ragazze si fanno un po' meno il problema di ascoltare una cosa più emotiva che smuove qualcosa, mentre magari spesso i ragazzi – soprattutto quando sono più giovani – cercano un po' più del “spacco tutto”. Anche io da piccolo cercavo robe più dure e facevo musica più dura. Poi nel tempo, crescendo, nei dischi è entrata un po' di morbidezza e un po' di emotività.”
Il cantautore italo ha anche riflettuto sulla sua partecipazione al Festival di Sanremo. “Io mi sono sia proposto sia ho ricevuto proposte ma non era il momento. Adesso avevo un'altra necessità che era quella di fare un album. Ho un pensiero su Sanremo. Faccio sempre un grandissimo in bocca al lupo a chi ci va, soprattutto ai più giovani, perché comunque ci vuole tanto coraggio per andare su quel palco. Però ci vuole coraggio anche a non andarci, a scegliere comunque di fare un lavoro magari un po' più a lungo raggio. Ecco non vorrei che passasse il messaggio che magari Sanremo e i talent sono l'unica strada.”
Inoltre, Coez parla del significato di “Mal di te”, il suo nuovo singolo. Il brano è stato scritto dallo stesso cantautore e racconta la storia di una relazione che è finita, con il cantante che cerca di dare un senso a ciò che è accaduto. “È come se fosse il mio ritorno da “Volare”, che è il disco precedente, ed è stato un disco un po' sospeso in cui sono stato molto appresso alla parte del sound, dei testi un po' fumosi. Descriveva appieno il momento che stavo vivendo e adesso mi sembra di essere un po' ritornato coi piedi per terra, anche because quello veniva dopo due dischi di grande successo dove io ho vacillato un attimo.”
Il videoclip di “Mal di te” è stato girato aeroporto di Fiumicino e anticipa il nuovo album, di cui non ha ancora rivelato il titolo. La canzone si chiude con il cartello “Album studio #7. Primavera 2025”, confermando l'uscita del nuovo disco in primavera. Tuttavia, Coez non ha ancora voluto dare ulteriori dettagli sull'album.
“Mal di te” è una canzone che parla di dolore, rimorso e cambiamento, con il cantautore che cerca di dare un senso a ciò che è accaduto. Il testo descrive la fine di una relazione e le difficoltà emotive che ne derivano. La canzone esprime anche un senso di colpa e di bisogno di redenzione, con il cantautore che si trova a vivere una vita che sembra passare senza che riesca a costruire qualcosa di solido.
Il significato di “Mal di te” emerge anche nei versi che chiudono il brano, in cui la sabbia simboleggia il tempo che scivola via, qualcosa che non può essere trattenuto o salvato. Il cantautore si trova così a vivere una vita che sembra passare senza che riesca a costruire qualcosa di solido, intrappolato in un ciclo che non porta a nulla di definitivo.