La crisi climatica del passato: le principali correnti dell'Oceano Atlantico sono sull'orlo del collasso
La scienza al servizio dell'avvenire: gli scienziati denunciano l'imminente pericolo del crollo della Corrente del Golfo e del clima mondiale
Un gruppo di 44 scienziati di tutto il mondo ha recently soundato una lettera aperta, denunciando la devastante minaccia del crollo delle principali correnti deluido l'Oceano Atlantico, compresa la Corrente del Golfo. Secondo gli scienziati, il crollo della Circolazione Meridionale Atlantica (AMOC) verrebbe a causare impatti devastanti e irreversibili che condizionerebbero il mondo intero per secoli a venire.
La AMOC è un'enorme spirale oceànica che sposta il calore sul pianeta. Tuttavia, la ricerca suggerisce che si sta rallentando e potrebbe presto raggiungere un punto di rottura totale. Gli scienziati ritengono che sia necessaria un'azione urgente per evitare questo scenario.
La Corrente dell'Atlantico meridionale è un processo naturale in cui l'acqua calda viaggia dal Session tropicale verso nord e, arrivata intorno alla Groenlandia e ai Paesi nordici, si raffredda e si concentra, divenendo molto più salata. Quasi ricostruita del fondo del mare, dove scorre verso sud prima di riscalda rendere noto ruta e risalire in superficie. Questo processo detto “formazione di acque profonde” è il motore del vasto “nastro trasportatore globale” che pompa calore e acqua in tutto l'Oceano Atlantico. Se il processo dovesse interromperso completamente, spiegano gli scienziati, si avrebbero effetti a catena catastrofici, tra cui l'indebolimento della Corrente del Golfo e l'interruzione dei modelli meteorologici globali.
Secondo l'ultimo rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), la fiducia media che la circolazione atlantica meridionale non crollerà bruscamente prima del 2100 è alta. Tuttavia, questa cifra non può essere considerata sicura né troppo rassicurante. Gli autori della lettera spiegano che lo scopo è quello di richiamare l'attenzione sul fatto che solo una “fiducia media” nel fatto che l'AMOC non crolli lascia ancora aperta la possibilità di un collasso durante questo secolo.
Gli scienziati affermano che, anche se la probabilità media di accadimento è bassa, l'esito sarebbe catastrofico e avrebbe un impatto sul mondo intero per secoli a venire, è necessario fare di più per ridurre al minimo questo rischio. La lettera conclude col finale ammonizione che la sola “fiducia media” non è sufficiente a far fronte a una eventualità così grave e allo stesso tempo un'opportunità per l'umanità di agire per salvaguardare il futuro del pianeta.