“Colosimo (FdI) amica di Ciavardini, assurdo e doloroso”: rabbia dei parenti delle vittime di mafia
Ecco la riscrittura del testo in italiano:
“Colosimo (FdI), amica di Ciavardini, è un assurdo e doloroso: rabbia dei parenti delle vittime di mafia. Io credo che innanzitutto l'appello che noi dobbiamo fare è che la commissione antimafia va operante fino in fondo, anche se ci sono presidenti come Colosimo che, per intendersi, hanno diretto collegamenti con Ciavardini, cose incredibili. Sapere che all'antimafia c'è un'amica dell'assassino del tuo padre è un effetto brutale, un effetto brutale ancora oggi noi familiari delle vittime dobbiamo sopportare questi colpi nella nostra anima. Giù le mani da Scarpinato, giù le mani anche da Cafiero de'Raò, numero di personaggi all'interno, persone Capaci che possono dare un contributo positivo non solo alla soluzione delle strade della mafia, ma probabilmente anche alle altre stragi, devono rimanere all'interno della commissione. Nonno Vincenzo non si sarebbe mai aspettato che in un anno dalla sua venuta in Senato, si sarebbe mossa una campagna statale così vergognosa e terribile volta a distruggere il senatore Scarpinato, andando a denigrare l'eccellente operato di tutti i decenni di carriera di magistrato e di procuratore generale.
La famiglia Agostino sarà per sempre grata al Senatore Scarpinato, che avendo risentito un terreno bruciato, ha proseguito con le indagini grazie alla sua grandissima caparbietà. Siamo riusciti a ottenere due importantissimi risultati: la condanna in primo e secondo grado per Nino Madonia, e la recente condanna di Chetano Scotto in primo grado, il 7 ottobre di quest'anno. Non è un caso che nelle motivazioni della condanna in appello per Madonia ci sia scritto che in questo delitto ci sono state azioni istituzionali e nonostante queste condanne, permangono zone d'ombra tipiche delle stragi. Non è neanche un caso che questo attacco nei confronti del senatore Scarpinato sia avvenuto solo dopo la condanna di Chetano Scotto. Non è solo mafia, mio zio Socrate lo sapeva e è stato ucciso per questo. Non è solo mafia, nonno Vincenzo l'ha capito fin da subito, si è fatto crescere quei capelli e quella barba che sono diventati un simbolo. Appunto perché non è solo mafia.
Il 21 aprile 2024 ho dovuto seppellire mio nonno con quel simbolo che portava sul volto e che a lungo l'ha portato come un immenso fardello. Lo stato è un debito enorme con tutte le famiglie che sono qui presenti, mettendo alla pubblica agogna il senatore Scarpinato. Non fa altro che prolungare il nostro dolore e la nostra rabbia, dandoci solamente l'ennesimo schiaffo in faccia. Quindi mi rivolgo a voi membri della commissione: continuando con le vostre insensate azioni contro il senatore Scarpinato, non fate altro che uccidere nuovamente mio zio, infangate la memoria dei miei nonni, uccidete nuovamente Nino, Ida, Paolo, Attilio, Antonio, Mario, Bruno, Berto e le tantissime altre vittime che noi familiari rappresentiamo qui oggi. Al di là della strategia difensiva che oggi mettiamo in atto contro la sciagurata iniziativa di Chiara Colosimo, è importante che noi lavoriamo insieme, poiché tutte le stragi hanno in comune strategie di depistaggio. Diciamo alla commissione Stra che non è assolutamente concepibile tenere fuori i servizi segreti dalle indagini. Lamentiamo fortemente, criticiamo fortemente la possibilità che una persona come Scarpinato possa essere estromessa con un gioco di prestigio dal suo ruolo, commissione stci, perché va proprio nel senso della c'azione della conoscenza, mettere allontanare il più possibile coloro che sanno, affinché siano costretti a tirarle fuori. Questo è un gioco che per cinquanta anni è stato giocato sulla tavola delle stragi italiane. Forse arriva il momento di dire che non è più il caso di giocare a questo modo, ma che abbiamo bisogno di centralizzare e utilizzare al meglio tutte le componenti che hanno un'esperienza fondamentale, come Scarpinato e gli altri, e che concentrano un sapere importante che oggi non possiamo permetterci di sprecare.””