“Con i dazi stanno giocando sulla nostra pelle”: l'allarme degli operai della Motor Valley emiliana
Con i dazi stanno giocando sulla nostra pelle. L'allarme degli operai della Motor Valley emiliana è marchesino. Bologna è una realtà industriale che occupa più di 10.000 addetti e 50 aziende nel comparto dell'automotive, con un mercato principale negli Stati Uniti. C'è però una differenza tra le grandi aziende del lusso come Lamborghini e Ducati, che producono direttamente in Italia, e le aziende di componentistica. Quest'ultima è il caso di tante piccole e medie imprese che lavorano sulla supply chain delle maggiori aziende del settore.
La questione dei dazi è una preoccupazione enorme che si aggiunge a quella data dalle politiche industriali mancanti all'interno delle transizioni dell'industria della mobilità. I dazi e controdazi porteranno solamente problemi in tutte le famiglie dei lavoratori, perché l'inflazione salirà in tutte le nazioni. In Italia, ad esempio, si vede con il contratto nazionale italiano che i padroni non vogliono aumentare le retribuzioni. Pertanto, tutta questa politica aggressiva degli americani si scaricherà su tutte le famiglie italiane.
Il rischio è che il comparto che a Bologna occupa più di 10.000 addetti in Emilia-Romagna più di 25.000 vada in crisi e che si perdano migliaia e migliaia di posti di lavoro. Non è possibile uscire da questa situazione con soluzioni raffazzionate bilaterali. È necessario una politica continentale che riguardi gli investimenti, le garanzie e le transizioni che devono essere sostenute. Ciò significa dare risposte commerciali adeguate a una piattaforma come l'Europa e non solo a livello italiano o territoriale.
Se non c'è una politica comune e sottesaione degli investimenti, le compagnie di servizi-statistiche, come ad esempio IHS Markit, hanno previsto una forte diminuzione delle esportazioni dell'Italia nel 2020. È evidente che le aziende non saranno in grado di resistere a questa pressione. Il comparto automobilistico è il segmento che più soffrirà di questa crisi, soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese che lavorano sulla supply chain delle maggiori aziende.
La Motor Valley emiliana, con Bologna in testa, è il principale pilastro dell'industria automobilistica italiana. Il settore automotive è il secondo attivo economico del paese, con una capacità di produzione annuale di oltre 4 milioni di veicoli. È certo che l'asání dell'industria automobilistica italiano potrebbe aver serie ripercussioni sulla crescita economica italiana.
Gli operai della Motor Valley emiliana, quindi, sono preoccupati per la loro future e per il futuro delle loro famiglie, nonché per l'intera economia italiana. Occorre una politica comune e sostenibile che garantiscia la stabilità del comparto, evitando che la stessa Crisi attuale si ripeta nel futuro. È necessario un accordo tra gli stati membri dell'Unione europea per stabilire un regime doganale comune che non penalizzi il comparto industriale italiano.
Infine, non ci devono essere più divisioni tra nord e sud, tra grandi e piccole imprese, tra vecchie e nuove tecnologie. È necessario un'azione concertata da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore, dal Parlamento alla Regione, dalle imprese alle associazioni dei lavoratori. Solo in questo modo si potrà evitare il collasso del comparto e salvaguardare i posti di lavoro e la crescita economica della nostra regione.
