Il rapporto tra il Partito Democratico (Pd) e il Movimento 5 Stelle (M5S) si è ulteriormente incrinato a seguito delle accuse di Giuseppe Conte contro i democratici, accusati di bellicismo e di intelligenza con la “nemica” Giorgia Meloni in Europa. La segretaria dem Elly Schlein si è sottratta al duello, ribadendo la sua vocazione “testardamente unitaria”.
Pina Picierno, deputata del Pd, aveva precedentemente replicato alle accuse di Conte, incolpandolo di avere “la stessa posizione di Salvini” sulla guerra in Ucraina. Gli europarlamentari 5S hanno difeso Conte, accusando i democratici di “aver votato con Meloni una commissione di guerra, rinnegato il Green deal e sposato l'austerity”.
Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, ha anche attaccato la collocazione “né di destra né di sinistra, ma progressista indipendente” assegnata al Movimento. I deputati contiani hanno uscito in massa per difenderlo e censurare i “toni da bar utilizzati contro di lui”.
La polemica è scesa sul salva Milano, la norma sull'edilizia nelle città, con Conte che esorta i democratici a ritirare la loro firma dal testo se vogliono costruire un'alternativa di governo. La dem Lia Quartapelle ha risposto nettamente, accusando Conte di non conoscere Milano e di aver regalato 160 miliardi ai benestanti per rifarsi le facce te a spese dello Stato.
La situazione si è ulteriormente complicata, con gli europarlamentari 5S che chiedono a Schlein di “prendere le distanze da Picierno” e i senatori dem che accusano Conte di scavare un fossato tra il Pd e il M5S. Il centrosinistra si è ulteriormente diviso, con alcune voci che sostengono che il Pd non può più governare da solo e altre che accusano il M5S di essere un partito di destra.
In sintesi, la situazione è ulteriormente incrinata tra il Pd e il M5S, con accuse e contraccambi che si scambiano tra i due partiti. La segretaria dem Elly Schlein si è sottratta al duello, ribadendo la sua vocazione “testardamente unitaria”, ma la situazione sembra essere ulteriormente complicata.