Confartigianato, Granelli: “Spread dell'energia pesa su Pmi, 1,6 mld extra-costo rispetto a Ue”
(LaPresse) Focus sul caro energia e sulla competitività delle imprese di fronte alla sfida della transizione energetica alla 21° edizione dell'annuale convention ‘Energies and Transition Confartigianato High School'. La convention è organizzata da Confartigianato in collaborazione con i suoi Consorzi energia, Caem, CEnPI, Multienergia, dall'1 al 3 ottobre a Domus de Maria (Cagliari). L'Italia continua a registrare uno spread significativo sul costo dell'energia per le Pmi rispetto alla media europea. Un dato su cui Confartigianato accende i riflettori, sottolineando che l'energia “resta una delle voci di spesa più pesanti per famiglie e imprese italiane”. A illustrare in cifre la situazione e le proposte per superare lo spread dell'energia è Marco Granelli, Presidente di Confartigianato Imprese.”Lo scorso anno i settori a maggiore prevalenza di micro e piccole imprese hanno speso 1,6 miliardi in più per l'elettricità rispetto alla media europea”. A incidere è anche il prelievo fiscale e parafiscale, che in Italia è del +117,4% rispetto alla media Ue, e che si riduce al crescere dei consumi, penalizzando le Pmi. Inoltre, sempre secondo la rilevazione di Confartigianato, i prezzi al consumo di elettricità, gas e altri combustibili, tra gennaio e luglio 2025, sono superiori del 49,8% rispetto al 2021, un incremento quasi triplo rispetto all'inflazione complessiva del 17% nello stesso periodo. Nonostante un lieve calo del 2% a luglio 2025 rispetto a luglio 2024, il rincaro sul lungo periodo rimane evidente.
