Confessione choc di Sangare: "E capitato". E gli altri detenuti non lo vogliono
Interrogato questa mattina dal gip nel carcere di Bergamo, alla presenza del pm Emanuele Marchisio e del suo legale Giacomo Maj, Moussa Sangare non avrebbe espresso parole di pentimento per aver ucciso Sharon Verzeni. Durante la prima confessione, a un mese esatto dall’omicidio, il 30enne ha riconosciuto di essersi “pentito di aver fatto quella cosa lì”, ma “purtroppo è capitato, è passato un mese, piangere non posso piangere, non ti puoi buttare giù altrimenti non ti rialzi più”, ha aggiunto, sottolineando che in quello che ha fatto “c’era anche una zona di comfort”. La sera dopo l’omicidio, infatti, il 30enne ha partecipato a una grigliata con degli amici,…