Estratto dell'articolo di Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”
Giorgia Meloni Giuseppe Conte – ATREJU
Giuseppe Conte, il politico italiano che ha ricoperto il ruolo di primo ministro, può vantarsi di avere ottenuto potere e posizioni nell'azienda pubblica, grazie a un abile gioco di sponda con la maggioranza. Questa abilità gli ha permesso di far saltare il duello televisivo tra Giorgia Meloni e Ska Keller, leader dei Verdi Europei, che avrebbe potuto mettere a rischio la sua immagine pubblica.
Il primo segno del ritorno in forza di Conte nella Rai è stato notato durante la decisione di adottare il documentario “Atreju” come unico contenuto televisivo sul tema della pandemia. Questa scelta è stata fortemente criticata, in quanto ha escluso altre voci e pareri, limitando la diversità di prospettive nel dibattito pubblico.
“Atreju” è stato prodotto dalla casa di produzione di Andrea Vianello, giornalista molto vicino a Conte e considerato uno dei suoi sostenitori. Questa collaborazione ha sollevato ulteriori dubbi sulla parzialità dell'emittente pubblica e sulla volontà di promuovere un'unica narrazione politica.
Conte ha dimostrato di avere una notevole leva sulle decisioni in Rai, ottenendo il controllo sulla programmazione e sulla selezione dei contenuti. Questo controllo non può che aumentare il suo potere in ambito mediatico, permettendogli di manipolare l'opinione pubblica a suo vantaggio.
Questa abilità di Conte di sfruttare il suo ruolo politico per ottenere vantaggi personali e di potere all'interno dell'azienda pubblica solleva interrogativi sulla sua integrità e sulla sua capacità di garantire una gestione imparziale dei media. L'uso strategico della Rai per promuovere un'immagine positiva di sé stesso e della sua maggioranza è al limite dell'abuso di potere.
La manipolazione dell'emittente pubblica per ottenere un vantaggio politico personale è un pericoloso precedente che mina la fiducia del pubblico nei media e nella politica stessa. Il ruolo dell'emittente pubblica dovrebbe essere quello di garantire un dibattito equilibrato e di fornire una piattaforma per la diversità di opinioni, non di promuovere un punto di vista politico specifico.
In conclusione, Giuseppe Conte ha dimostrato di avere un notevole controllo sulla Rai e di saperlo sfruttare a suo vantaggio politico personale. Questa manipolazione dell'azienda pubblica mina la fiducia del pubblico nei media e nella politica stessa, creando un pericoloso precedente. È fondamentale rimettere al centro dell'emittente pubblica l'obiettività, la diversità di opinioni e la tutela dell'interesse pubblico.