Conte sbotta, nel mirino il M5S delle origini. Per Grillo un silenzio diplomatico: ha già in testa le contromosse
La guerra tra il vecchio e nuovo leader del Movimento è frontale. E non prevede prigionieri. Con Conte i gruppi parlamentari attuali, con Grillo quelli precedenti. Davide Casaleggio, Virginia Raggi, Danilo Toninelli stanno con Grillo. E ieri Giuseppe Conte ha provato a stemperare i toni, a sminuire il tenore della guerra interna. Ci riesce solo in parte.
Sul contratto di Grillo, di cui ha già anticipato il mancato rinnovo, prova a attenuare: «Come ho chiarito è un contratto in scadenza che prevede una remunerazione, non si parla della sua funzione da garante ma di quella comunicativa che in questo momento non c'è e quindi fa venire meno le ragioni del contratto. Non c'è stata alcuna accelerazione». La realtà è che dell'Assemblea costituente del Movimento, un nome un…