Continua il tour di promozione dell’isteria "gender" organizzato dal leghista Sasso
Se i nazisti avevano il Mein Kampf, i leghisti hanno quel libercoletto omofobo di Rossano Sasso in cui è stata raccolta la peggior propaganda anti-gay prodotta dalle organizzazioni forzanoviste e dalla destra evangelica statunitense.
Ma mentre il sottosegretario legista parrebbe ormai più impegnato a vendere il suo libro piuttosto che occuparsi di ciò per cui lo paghiamo, appare davvero deplorevole che come tanti dirigenti del suo partito si offrano di organizzare vendite promozionali che abbiano lo scopo di alimentare isteria “gender” e corrompere al pregiudizio il proprio elettorato. Un po’ come quando patrocinavano con denaro pubblico i comizi di Amato e di Povia in giro per l’Italia, chiarendo in maniera definitiva che la promozione dell’odio omofobico è ormai parte integrante…