Coppia gay aggredita, piazza piena a Roma contro l’omofobia: “Non dobbiamo più aver paura”
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Coppia gay aggredita, piazza piena a Roma contro l’omofobia: “Non dobbiamo più aver paura”

Coppia gay aggredita, piazza piena a contro l'omofobia: “Non dobbiamo più aver paura”

“Sono centinaia le persone che hanno aderito alla manifestazione lanciata a piazza Malatesta dopo l'aggressione omofoba subita da Stefano e Matteo la notte di Capodanno. Tantissime le bandiere arcobaleno e gli interventi dei vari esponenti delle numerose comunità LGBTQI+ che sono scese in piazza non solo per mostrare la loro solidarietà alla coppia barbaraente picchiata solo perché si stava tenendo per mano. Ma anche per pretendere un cambio immediato di direzione soprattutto alle istituzioni, che spesso fingono di non vedere la matrice omofoba di queste aggressioni.

Oggi siamo qui, ci mettiamo la faccia, perché girare mano per mano deve essere un diritto, deve essere normale, nessuno deve avere paura di amare, perché si tratta solo di amore. Grazie a tutti per essere qui, fatevi un applauso, perché siete tutti quanti splendidi, siete tutti fantastici. Noi oggi siamo qui, ci mettiamo la faccia, perché girare mano per mano deve essere un diritto, deve essere normale, nessuno deve avere paura di amare, perché si tratta solo di amore.

Sono stato io stesso a vivere la stessa experiencia, quando subii un'aggressione simile. Purtroppo, non c'è stata una minima giustizia per me, che si è limitata a una condanna da parte del giudice e a una multa di 600 euro. È come dire che le aggressioni contro gli omosessuali in Italia costano di meno rispetto a una multa per superare l'autovelox. Il nostro paese si è rimasto solo, insieme alla Polonia e alla Repubblica Ceca, in questa situazione, nonostante sia uno dei fondatori dell'Unione Europea, e non prevede nessuna menzione delle diversità d'orientamento sessuale e identità di genere nelle scuole.

Ma nonostante ciò, ci sono state momenti di gloria, come gli abbracci, i baffi, le mani strette, ma non le mani di una coppia, perché se le mani di una coppia fanno paura, allora dobbiamo ri-prendere le mani tutte e tutte. Bisogna tornare a un nuovo momento della storia di questa lotta, il simbolo della nostra storia, la visibilità, che ha spezzato le catene dell'odio e della violenza che stanno tornando. Non c'è

bisogno di seguirvi alle spalle, ma di fronte all'odio e al razzismo, non basteranno più gli applausi. Ora arriva la lezione, tocca a tutte, tocca a tutte.”


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