Corte Costituzionale, la maggioranza da un anno: da Meloni a Schlein, nessuno si fida del proprio alleato
Sulla nomina del giudice della Corte Costituzionale Meloni vuole farla da padrona, tirando fuori il suo consigliere che ha elaborato la norma sul premierato (con tanto di premio di maggioranza), che nessuno aveva mai visto prima. Un vecchio pallino della destra che scardina la Costituzione nata tra forze politiche, culturali e ideali diverse, per unire un paese diviso che aveva al suo centro la democrazia costituzionale e non la democrazia della maggioranza.
Chi è stato per tanto tempo fuori dal potere – o ai margini del potere berlusconiano – si porta addietro la fame di posti, presenze e sottopotere. Il punto è la qualità delle proposte e delle figure messe in campo nel governo. Nella scelta del giudice costituzionale poi non è in discussione la qualità della persona proposta da…