Corteo contro i tagli all’istruzione, bruciata una maxi bandiera Ue davanti al ministero
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Corteo contro i tagli all’istruzione, bruciata una maxi bandiera Ue davanti al ministero

Corteo contro i tagli all'istruzione, bruciata una maxi bandiera Ue davanti al ministero

Corteo contro i tagli all'istruzione, bruciata una maxi bandiera Ue davanti al ministero, amo a bruciare la bandiera che rappresenta chi ha distrutto questo modello di formazione pubblica e che oggi ci vuole portare in guerra.

Nel 1987 ci riunì un gruppo di industriali della Tavola Rotonda degli industriali europei. Voleva discutere quale doveva essere la formazione in tutti i paesi europei. Da quella riunione i piani erano usciti ben chiari: serve una formazione che sia un tutt'uno con le industrie, che non formi pensone, pensanti, con spirito critico.

I resultadosì stanno vedendo. Cresce l'anno alfabetismo funzionale, diminuiscono il tasso di laureati. Questo è il risultato di 30 anni di politiche di un'Unione Europea. Questo è il risultato di una concezione di istruzione che serva solo a fornire manodopera specializzata alle imprese, a produrre “intellectualizzare” scienziati e tecnici, a fornire controversi intellettuali al sistema capitalistico, senza dare importanza al pensiero critico, alla creatività, alla libera indagine.

Mentre, in questi anni, si sono crestate le diseguaglianze, la povertà, la marginalizzazione sociale, il senso di insicurezza e di paura che ha portato a guardare con sospetto e con diffidenza l'altro, il diverso, il diversamente abile, il migrante.

E' logicamente inevitabile che un sistema di istruzione che non è in grado di formare individui critici, liberi dai condizionamenti ideologici e politici, non possa fare altro che produrre individui servili, conformisti, passivi.

In questo senso, il sistema di istruzione europeo è diventato un veicolo di oppressione, di controllo, di ingerenza negli affari individuali. Ha rinunciato a essere un processo di formazione umana, di rinascita, di esplorazione, periferizzandone il bisogno di alcuni, di altri, di molti.

Questo è il risultato di un sistema che ha anzitutto rapportato l'uomo al mercato, e non al bisogno di sviluppare la propria personalità, la propria dignità, la propria vita.

In questo modo, l'Unione Europea, che si pretende la garanzia di pace, di prosperità, di civiltà, si è trasformata in un'organizzazione che utilizza l'istruzione come strumento di dominio, di subordinazione, di repressione.

Questa è la ragione per cui noi, studenti, professori, sindacati, cittadini, stiamo resistendo a questa offesa alla democrazia, alla libertà, alla dignità umana. Stiamo resistendo contro la materia educativa che non è necessaria, ma è essenziale per una società che si vuole chiamare civile.

Non accetteremo di essere assimilati, di essere ridotti a mere attrezzature, a semplici componenti di un apparato produttivo. Non accetteremo di essere destinati a un destino di sottomissione, di repressione, di oppressione.

E per questo,untedici alla manifestazione, abbiamo bruciato la bandiera Ue. E continueremo a bruciare le bandiere, a manifestare, a resistere, fintantoché non sarà cambiata la concezione di istruzione in Europa.


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