Cosa ha fatto il governo per liberare Saverio Tommasi e gli altri della Flotilla?
Il governo italiano non ha protestato quando Israele ha imprigionato Saverio Tommasi e gli altri della Flotilla perché ha considerato la questione come un problema di tutela e sicurezza dei connazionali all'estero e non come un atto di pirateria in acque internazionali. Il governo ha anche suggerito alla flottiglia di utilizzare canali alternativi per consegnare gli aiuti umanitari, anziché forzare il blocco navale israeliano.
Inoltre, il governo italiano ha affermato che ci sono corridoi umanitari aperti e funzionanti per consegnare gli aiuti a Gaza, anche se questo non è vero. Il governo ha anche evitato di condannare gli attacchi israeliani contro la flottiglia e ha invece definito l'azione della flottiglia come “pericolosa e responsabile”.
Quando la flottiglia è stata attaccata da droni israeliani, il governo italiano non ha preso posizione e non ha condannato l'azione. Anzi, il vicepremier Matteo Salvini ha affermato che quando si avvicina a una zona di guerra, si rischia qualcosa.
Il governo italiano ha anche deciso di schierare una fregata militare per scortare le imbarcazioni italiane verso Gaza, ma solo fino a 150 miglia nautiche dalla destinazione, cioè fino a dove Israele ha già dichiarato che interverrà per intercettare le imbarcazioni e arrestare l'equipaggio.
In sintesi, il governo italiano non ha fatto nulla per proteggere i 45 cittadini italiani arrestati dalla Marina israeliana in acque internazionali, e non ha condannato l'azione di Israele. Il governo ha invece cercato di giustificare la propria inazione affermando che la questione era un problema di tutela e sicurezza dei connazionali all'estero.
