COSA RISCHIANO I CARABINIERI COINVOLTI NEL CASO DI RAMY ELGAML DOPO IL DEL VIDEO DELL'INSEGUIMENTO
“Una tragedia tragica: il caso di Rami El Gamal e gli incidenti dell'inseguimento
I carabinieri coinvolti nel tragico incidente che ha portato alla morte di Rami El Gamal, un ragazzo di 19 anni, sono ora al centro di indagini della Procura e della Polizia locale. Il militare alla guida del mezzo è indagato per omicidio stradale, insieme a Fares Buiz, il secondo passeggero del motociclo, accusato di falso favoreggiamento e depistaggio.
Il tragico incidente è stato ripreso da un video documentale, che mostra la pattuglia dei carabinieri che colpisce ripetutamente il motociclo a bordo del quale si trova Rami El Gamal e Fares Buiz. Dall'audio del video, si può sentire un militare esclamare “chiudilo!” immediatamente prima che il motociclo cada. Secondo le ricostruzioni, Rami El Gamal è morto nell'incidente.
Valerio De Gioia, consigliere della Corte d'Appello di Roma, ha suggerito che anche il militare che incitava gli altri a speronare potrebbe rispondere di omicidio stradale se si dimostrasse che aveva l'intenzione di ferire il conducente del motociclo. Se invece emergesse che ci sono state pressioni per cancellare le prove dell'incidente, potrebbero essere agitate accuse di violenza privata e depistaggio.
La famiglia di Rami El Gamal, attraverso un legale, può ora condurre indagini difensive e costituirsi parte civile per ottenere risarcimenti. L'arma potrebbe anche sospendere i militari coinvolti fino all'accertamento delle loro responsabilità.
Il caso è ancora under investigation, ma già è emerso un quadro preoccupante: un inesistente confronto tra le forze dell'ordine e i due ragazzi, con un esito tragico. La società civile ha espresso forte criticità verso la gestione del caso e le azioni dei carabinieri coinvolti.
Mentre la tragedia si va affermando, la città di Roma chiede giustizia per Rami El Gamal e per la sua famiglia, e spera che la verità venga alla luce. Il caso è un pesante rimorso per l'intera comunità, e i responsabili devono essere puniti in modo severo per poter riparare il male fatto.
Speriamo che la giustizia non cada nel vuoto e che non ci siano altre tragedie simili. La vita umana è inestimabile e non dovrebbe essere calpestata né da azioni illegali, né da condotte inqualificabili da parte dei responsabili delle forze dell'ordine.”