L'asteroide 2024 YR4, individuato alla fine del 2024 grazie al telescopio del sistema ATLAS presso l'osservatorio “El Sauce” in Cile, è attualmente al centro dell'attenzione della comunità scientifica. Questo corpo celeste, con un diametro stimato tra 40 e 100 metri, ha una probabilità su 83 di colpire la Terra il 22 dicembre 2032, corrispondente a un rischio dell'1,2%. Sebbene il valore possa sembrare ridotto, rappresenta una minaccia significativa rispetto ad altri asteroidi noti e per questo motivo è stato classificato al livello 3 sulla Scala di Torino.
La Scala di Torino valuta il rischio di impatto da 0 a 10, tenendo conto della probabilità di collisione e dei potenziali danni. Un punteggio di 3 indica che l'evento merita attenzione scientifica, ma che ulteriori osservazioni potrebbero ridurre il rischio, come accaduto in passato con altri asteroidi. Un esempio è Apophis 99942, inizialmente ritenuto un pericolo concreto per la Terra, ma successivamente declassato a rischio nullo grazie a calcoli più accurati.
Il sistema ATLAS, progettato per monitorare oggetti vicini alla Terra (NEO), è specializzato nel rilevamento di corpi celesti di dimensioni inferiori a un chilometro. Recentemente ha individuato altre comete e asteroidi di rilievo, consolidando il suo ruolo nella sorveglianza spaziale. Per quanto riguarda 2024 YR4, i calcoli saranno aggiornati costantemente, poiché le probabilità di impatto possono variare con l'accumularsi di nuovi dati.
Se l'asteroide colpisse la Terra, i danni sarebbero localizzati ma devastanti. Un corpo di queste dimensioni potrebbe distruggere completamente una grande città, come New York, causando milioni di vittime. L'energia liberata dall'impatto sarebbe equivalente a centinaia di esplosioni nucleari. Un esempio più piccolo, ma significativo, è rappresentato dall'evento di Chelyabinsk del 2013, quando un meteorite di 15 metri esplose nell'atmosfera sopra la Russia, provocando un migliaio di feriti.
Fortunatamente, esistono strategie per mitigare tali rischi. La NASA, attraverso la missione DART, ha dimostrato che è possibile deviare la traiettoria di un asteroide utilizzando una sonda. Questa tecnica, nota come deviazione cinetica, rappresenta una soluzione concreta per evitare impatti potenzialmente disastrosi. Tuttavia gli scienziati avvertono che l'impatto di un grande asteroide con la Terra è inevitabile, anche se resta impossibile prevedere quando avverrà.
La NASA ha recentemente annunciato il successo della missione DART, che ha alterato l'orbita dell'asteroide Dimorphos di 32 minuti, segnando il primo caso in cui gli esseri umani hanno modificato l'orbita di un oggetto celeste nello spazio. Questo risultato rappresenta un importante passo avanti nella capacità di mitigare il rischio di impatti asteroidi e di proteggere la Terra da questi pericoli.
In sintesi, l'asteroide 2024 YR4 rappresenta una minaccia significativa per la Terra, ma grazie alle strategie di sorveglianza e mitigazione dei rischi, è possibile prevedere e prepararsi per eventuali impatti. La NASA e gli scienziati continueranno a monitorare questo corpo celeste e a sviluppare strategie per proteggere la Terra da questi pericoli.