“Cosa vuol dire essere progressisti?”. Montanari risponde con l'articolo 3 della Costituzione
“Cosa vuol dire essere progressisti?” – questo è il titolo dell'articolo in cui Tommaso Montanari, professore e filosofo, affronta il tema complesso del progressismo. Secondo l'autore, il termine “progressismo” è ambiguo e significa diverse cose per diverse persone. Tuttavia, per Montanari, essere progressisti significa cercare di realizzare i principi enunciati nell'articolo 3 della Costituzione italiana, che stabilisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche o condizioni personali e sociali.
Secondo Montanari, essere progressisti significa immaginare che il progetto della Costituzione non sia una semplice dichiarazione di principio, ma sia la strada da percorrere per raggiungere l'eguaglianza e lo sviluppo delle persone. Ciò implica credere che la persona umana, in tutte le sue espressioni, sia un fine in sé e non un mezzo per raggiungere altri fini.
Montanari chiarisce che essere progressisti non significa solo essere innovatori o aperti a nuove idee, ma significa anche credere nella Costituzione e nel suo articolo 3. Ciò richiede di immaginare un futuro in cui le persone non sono più discriminate per ragioni di sesso, razza, lingua o religione, e in cui tutti hanno la possibilità di sviluppare la loro personalità e di partecipare attivamente alla vita pubblica.
In questo senso, essere progressisti è un'idea rivoluzionaria, poiché implica una trasformazione profonda della società e della politica. Ciò richiede di superare le discriminazioni e le disuguaglianze esistenti e di creare nuove opportunità per tutti i cittadini.
Montanari conclude il suo articolo affermando che essere progressisti significa credere nel futuro e nel cambiamento, e che è il compito di ogni singolo cittadino costruire un mondo migliore, basato sulle idee della Costituzione e sull'articolo 3 in particolare. In questo senso, il progressismo non è solo un'idea politica, ma è anche una forma di fede in sé e nella possibilità di creare un mondo più giusto e equo.