cose succede a chi rientra adesso in italia con un bimbo nato da una maternità surrogata? …
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Titolo: “Utero in affitto: la legge italiana si estende all’estero”

Il 1° gennaio 2023 entra in vigore la norma che introduce il reato di gestazione per altri commessa in Paesi diversi dall’Italia. Una pratica che è vietata nel nostro Paese da tempo, ovvero dal 2004, quando è stata approvata la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. Questa norma tiene conto della crescente domanda di servizi di gestazione per altri, soprattutto da parte di coppie LGBT+ e di donne singole che desiderano avere un figlio, ma non possono farelo per motivi personali o medici.

In passato, l’Italia era uno dei Paesi più restrittivi in Europa in materia di procreazione medicalmente assistita. La legge 40 del 2004 aveva limitato la gestazione per altri solo ai casi di donne che non potevano più portare a termine una gravidanza per motivi di salute o di vita personale. Adesso, con la nuova norma, l’Italia si allinea alle altre nazioni europee che permettono la gestazione per altri, anche se in alcuni casi sono ancora presenti restrizioni e limitazioni.

La pratica della gestazione per altri è molto più diffusa di quanto non si pensi. Secondo alcune stime, ogni anno circa 50.000 donne nel mondo si recano in un Paese diverso dall’Italia per gestire un figlio per un’altra persona. Il più grande mercato è rappresentato dagli Stati Uniti, seguiti dal Giappone e dall’India. Tuttavia, la pratica non è regolamentata e spesso le donne che si recano all’estero per questo motivo sono esposte a rischi sanitari e legali.

La legge italiana vuole ora proteggere queste donne e prevenire la pratica della “reproductive tourism”, cioè il turismo riproduttivo, che può essere dannoso per la salute e il benessere delle persone coinvolte. Inoltre, la legge mira a rafforzare la protezione dei diritti dei bambini nati come risultato di questa pratica, garantendo loro la cittadinanza e la protezione legale.

La norma è stata approvata dalla Camera dei deputati e dal Senato dopo anni di dibattito e di discussione tra i parlamentari e i rappresentanti delle organizzazioni dei diritti umani. Secondo i sostenitori della legge, questa è una vittoria per la tutela dei diritti delle donne e per la protezione dei bambini. Tuttavia, ci sono anche critici che sostengono che la legge possa limitare la libertà delle donne di decidere del loro corpo e della loro vita personale.

In sintesi, la legge italiana sulla gestazione per altri introduce un reato per i casi di gestazione commessa in Paesi diversi dall’Italia e mira a proteggere le donne e i bambini coinvolti in questa pratica. Questa norma rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti delle donne e dei bambini, ma al contempo apre nuove questioni etiche e legali.

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