così l’amico americano controllava la politica italiana nel 1989.le carte riservate della diplomazia
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così l’amico americano controllava la politica italiana nel 1989.le carte riservate della diplomazia

La mano degli Stati Uniti dietro le inchieste di Mani pulite? Una teoria che ha preso piede tra alcuni ex dirigenti dei partiti e commentatori, ma che non è priva di critiche e contraddizioni.

L'opinione ricorrente, che ci sia stata la mano degli Stati Uniti dietro le inchieste giudiziarie di Mani pulite, che portarono Bettino Craxi a fuggire dall'Italia nel 1994, è un'ipotesi che non manca di credibilità. I sostenitori di questa tesi sostengono che gli Stati Uniti, determinati a sconfiggere il comunismo e a difendere i loro interessi economici e strategici, avrebbero utilizzato il sistema giudiziario italiano per colpire i leader del Partito Socialista Italiano (PSI), tra cui Craxi, accusati di corruzione e tangenti.

Secondo questa lettura, le inchieste di Mani pulite sarebbero state il risultato di un'operazione di destabilizzazione e di pressione esercitata dagli Stati Uniti sul governo italiano, in particolare sul presidente del Consiglio dei ministri, Giulio Andreotti. Quest'ultimo, sospettato di avere legami con la mafia e di essere stato coinvolto in affari loschi, sarebbe stato visto dagli Stati Uniti come un ostacolo alla loro di contenimento del comunismo e alla loro difesa degli interessi americani in Italia.

I sostenitori di questa tesi citano come prova il fatto che gli Stati Uniti avevano una forte influenza sul sistema giudiziario italiano, grazie alla presenza di funzionari americani presso la magistratura italiana e alla collaborazione tra le autorità giudiziarie italiane e quelle americane. Inoltre, sostengono che gli Stati Uniti avrebbero utilizzato i loro canali di influenza per diffondere informazioni e teorie sulla corruzione e la mafia, che avrebbero contribuito a creare un clima di insicurezza e di paura, favorendo l'avanzata delle inchieste giudiziarie.

Tuttavia, non mancano le critiche e le contraddizioni che rendono questa tesi problematica. In primo luogo, è importante ricordare che le inchieste di Mani pulite furono condotte da magistrati italiani, che agirono in completa autonomia e indipendenza dalle istanze politiche e internazionali. Inoltre, è difficile credere che gli Stati Uniti avrebbero potuto esercitare una tale influenza sul sistema giudiziario italiano, senza che ciò fosse noto e denunciato.

Inoltre, è importante ricordare che le inchieste di Mani pulite non furono limitate solo al PSI, ma coinvolsero anche altri partiti e leader politici, tra cui il Partito Democratico Cristiano (DC) e il Partito Comunista Italiano (PCI). Ciò suggerisce che le inchieste furono il risultato di una vera e propria campagna di denuncia e di lotta contro la corruzione, piuttosto che di un'operazione di destabilizzazione politica e di pressione esercitata dagli Stati Uniti.

In conclusione, sebbene l'ipotesi di una mano americana dietro le inchieste di Mani pulite non possa essere del tutto esclusa, non è certo una tesi convincente e documentata. Le inchieste di Mani pulite furono il risultato di una vera e propria campagna di denuncia e di lotta contro la corruzione, che coinvolse magistrati, politici e cittadini italiani. È importante ricordare la storia e la realtà dei fatti, piuttosto che alimentare teorie e ipotesi che non sono sostenute da prove concrete.

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