“Cresciuto a lume di candela, non so più che faccia abbia mio padre”: le confessioni di Ermal Meta
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“Cresciuto a lume di candela, non so più che faccia abbia mio padre”: le confessioni di Ermal Meta

“Cresciuto a lume di candela, non so più che faccia abbia mio padre”: le confessioni di Ermal Meta

Un passato segnato dalla “disordinata” caduta di un regime feroce, da serate illuminate solo dalla fiamma tremula delle candele e dall’ombra di una figura paterna così distante da sbiadire persino nel ricordo del volto. Ermal Meta, artista sensibile e complesso, affida al Corriere della Sera un racconto intimo e a tratti doloroso della sua infanzia in Albania e del rapporto, o meglio del non-rapporto, con suo padre. “Che infanzia è stata la mia? Disordinata“, ammette Meta. “Un po’ per questioni familiari e un po’ perché nel momento in cui è caduto il regime è successo di tutto. Dopo 45 anni di dittatura – la più feroce d’Europa – ogni minima regola è saltata: vigeva la legge del più forte”. Aveva solo 9-10 anni, un’età in cui la percezione…

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