Crisi dell'automotive? Per Meloni “è colpa dell'elettrico. Via le multe per la CO2”
La crisi dell'automotive è un tema di grande attualità che coinvolge non solo l'Italia, ma tutta l'Unione Europea. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha recentemente espresso la sua posizione sull'argomento, attribuendo la crisi all'elettrificazione e chiedendo la sospensione delle multe per la CO2. In questo contesto, il governo italiano ha deciso di prendere iniziative per affrontare la crisi e promuovere una strategia alternativa per il settore automotive.
Nel prossimo Consiglio Europeo, il tema della competitività sarà al centro delle discussioni. L'Ungheria, presidente di turno dell'UE, ha organizzato un Consiglio Europeo informale a Budapest, da cui è scaturita la Dichiarazione di Budapest. Questo documento sancisce un nuovo patto per la competitività europea e fissa obiettivi condivisi per colmare il divario di produttività e innovazione con i concorrenti globali.
Parlando di competitività, il presidente del Consiglio ha deciso di cogliere l'occasione per un importante aggiornamento sul lavoro che il governo sta facendo per affrontare la crisi dell'automotive. Il settore è fondamentale per il futuro della competitività dell'industria europea, ma il quadro attuale è tutt'altro che positivo. Le cause della crisi sono diverse, tra cui l'imposizione di un modello di decarbonizzazione basato unicamente sull'elettrico, che rischia di portare al collasso l'intera industria automobilistica europea.
Per questo motivo, l'Italia, insieme alla Repubblica Ceca e con il sostegno di altri partner europei, si è fatta promotrice di un'importante iniziativa per proporre una strategia alternativa. Il non Paper per una nuova politica europea per l'automotive, promosso dal ministro Urso, contiene idee e spunti per agire con urgenza a livello europeo e scongiurare conseguenze irreversibili.
Il governo chiede nell'immediato la sospensione delle multe nei confronti delle case costruttrici, che stanno già portando alla chiusura di importanti stabilimenti. Nel medio periodo, l'obiettivo è quello di riaprire il capitolo della neutralità tecnologica, utilizzando tutte le tecnologie mature che possano contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti.
Il governo coglie con favore le aperture che stanno emergendo dalle parole del commissario europeo all'industria, Sefcovic, nonché da importanti gruppi politici al Parlamento Europeo. Spera di poter fare ulteriori e significativi passi avanti per correggere una traiettoria sbagliata che sta causando fortissime difficoltà al settore automotive.
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