Crosetto difende gli investimenti sugli F-35, M5s in Aula: “Bocciati anche dal vostro amico Musk”
Ecco la riorganizzazione del testo in italiano:
“Ministro della Difesa, oggi in Aula, difendo gli investimenti sugli F-35. Gli F-35 sono stati scelti quasi 30 anni fa e sono stati sempre approvati dai governi successivi. Il programma ha portato a compiti significativi, tra cui la produzione di 1000 velivoli, l'addestramento di 2600 piloti e la conduzione di un milione di voli. Il programma F-35 ha anche accelerato l'acquisizione di competenze tecnologiche con ricadute positive sul lungo termine, sia nel campo militare sia in campo civile.
Il programma Global Combat Air Program (GCAP) è più recente e nasce con una firma del Ministero della Difesa durante il Governo del Conte 1. È un'iniziativa ambiziosa che coinvolge il Regno Unito e il Giappone per lo sviluppo di un nuovo caccia bombardiere di sesta generazione. L'Arabia Saudita è intenzionata a entrare nel progetto, sollevando interrogatività sulle implicazioni geopolitiche e le eventuali ripercussioni economiche sul programma F-35, che noi abbiamo sempre considerato un pessimo investimento. Personalità di rilievo internazionale come Elon Musk hanno espresso dubbi sulla reale efficacia, in particolare affermando che l'F-35 non sarebbe in grado di competere con sistemi di combattimento aereo basati su droni e intelligenza artificiale.
Il futuro Combat Air System (FC) coinvolgerà presto il Belgio e potrebbe attrarre significativi fondi europei per la difesa europea, limitando le risorse disponibili per altri programmi in essere a livello continentale, compresi quelli che coinvolgono l'Italia. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha espresso preoccupazioni riguardo alle limitate risorse disponibili, mancanza di personale civile e mancanza di fondi per le spese di esercizio e formazione dei nostri militari. Le chiedo, dunque, se non ritiene opportuno riconsiderare l'investimento previsto di 7 miliardi per l'acquisto di ulteriori caccia F35, valutando magari alternative che possono garantire la sicurezza nazionale senza gravare ulteriormente sul bilancio dello Stato.
Non concilio l'impegno del costoso programma GCAP, soprattutto considerando l'eventuale ingresso dell'Arabia Saudita e le attuali limitazioni di bilancio che penalizzano le spese di esercizio e la formazione del personale militare. In ultimo, le chiedo quali misure intenda adottare per assicurare una gestione più efficiente delle risorse destinate alla difesa, considerando anche l'impatto negativo che il programma Francia-Germania potrebbe avere sui fondi europei disponibili per l'Italia. Grazie.
Alla fine, il mio collega Marton mi ha chiesto se non ritiene opportuno reassegnare fondi per la difesa, considerato che è al governo e ha la cassa forte. La sua osservazione mi pare pretenziosa, specialmente in merito al fatto che continueremo a spendere milioni di euro per gli F-35. Ci troveremo a concorrere con prodotti europei con un prodotto extraeuropeo e immagino che tutta l'Europa andrà dietro a Francia e Germania.”