Crosetto: “Necessario incrementare le dotazioni organiche delle forze armate”
Il generale Crosetto, Presidente del Consiglio della Difesa, richiama l'importanza di aumentare le dotazioni organiche delle forze armate, in considerazione delle minacce e dei rischi sempre più complessi che il Paese può dover fronteggiare. La sua affermazione si imperne sulla creazione di una cultura della prontezza, basata sulla capacità di difendere lo Stato “in ogni momento, da ogni minaccia e per tutto il tempo necessario”.
Il generale Crosetto sostiene che le forze armate devono essere in grado di rispondere efficacemente a minacce diverse, non solo quelle convenzionali, ma anche quelle ibride che coinvolgono tutti i settori di interesse nazionale, economico, industriale, energetico e sociale. Pertanto, l'aumento delle dotazioni organiche deve essere accompagnato dalla disponibilità di personale capace e credibile, in grado di assicurare una deterrenza efficace.
Il generale Crosetto sottovaluta due aspetti prioritari per il successo dell'impresa: la revisione del modello organizzativo della Difesa e la selezione del personale militare. Con la revisione del modello organizzativo, l'Italia potrebbe ampliare la propria capacità di risposta alle minacce, bilanciando le forze in servizio permanente e quelle in ferma prefissata. In più, è necessario creare una riserva operativa, come strumento di reclutamento per fronteggiare crisi o conflitti prolungati.
Inoltre, per essere rilevanti nei settori ad alto contenuto tecnologico, come il Quantum Computing e l'Intelligenza Artificiale, è necessario disporre di personale con competenze STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
Il generale Crosetto sostiene che l'impennata delle dotazioni organiche deve essere accompagnata da una serie di cambiamenti: l'aumento delle dotazioni organiche per mantenere la funzionalità qualitativa e quantitativa delle forze armate, il ringiovanimento dello strumento militare, favorendo il ricambio generazionale e la riforma della formazione e dell'addestramento militare, per creare un cambiamento di mentalità e contemplare approcci formativi flessibili e diversificati.