Crosetto: “Unifil importante ma siamo pronti a evacuare il nostro contingente in Libano”
Ecco la riscrittura del testo in italiano, ridotto a 800 parole:
“Crosetto, Ministro della Difesa, ha affermato che l'Italia è pronta a evacuare il proprio contingente in Libano, ma solo dopo aver garantito la sicurezza dei propri militari. La situazione nel Libano è altamente preoccupante a causa dell'escalation delle tensioni tra Israele e Hezbollah.
Il Ministro ha espresso la sua preoccupazione per la mancata applicazione della risoluzione 1701 dell'ONU da parte di Israele e Hezbollah, che potrebbe portare a situazioni di emergenza. La presenza delle forze armate libanesi è fragile e debole, il che impedirebbe a UNIFIL di intervenire nel caso di un conflitto.
L'Italia partecipa al contingente di UNIFIL con oltre 1000 militari, che sono state raggruppati insieme a 50 Nazioni contributrici per aumentare il livello di sicurezza. Il contingente è pronto a fronteggiare qualsiasi situazione di emergenza, rafforzando le misure di protezione attiva e passiva.
Il Ministro ha confermato che il livello di rischio per i propri militari non è aumentato a causa degli ultimi avvenimenti, poiché non sono oggetto di attacchi diretti da parte di alcuna delle due parti. Tuttavia, la situazione rimane molto difficile e preoccupante per la possibilità di incidenti non voluti.
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha rinnovato il mandato di UNIFIL fino al 2025, esortando le parti coinvolte a ridurre la tensione e a rispettare la risoluzione 1701.
L'Italia ha inoltre inviato esperti in operazioni anfibie per aiutare a perfezionare il piano di contingenza e ha messo a disposizione mezzi di evacuazione strategici come navi ed aerei. La difesa italiana è pronta a intervenire se necessario e condurre operazioni di evacuazione del contingente nazionale in Libano, anche in modo autonomo.
Il Ministro ha ribadito la necessità di un'incisiva e rapida azione delle Nazioni Unite per ridurre la tensione nel Libano e permettere a UNIFIL di esercitare una reale deterrenza all'uso della forza. Ha anche rilevato che, attualmente, l'Italia è pronta a rivedere le sue decisioni e a evacuare il contingente nazionale se la situazione non dovesse migliorare.”