Da Orban a Vox, la retromarcia della premier Meloni per inseguire un po' di voti della Lega
Che proprio diventasse una statista, no, non ci avevamo creduto. Ma che assumesse in modo deciso uno standing da grande paese europeo, quale l'Italia è o dovrebbe essere: sì, confessiamo, lo avevamo sperato. Le sue prese di posizione sulla politica estera, la indefettibile postura atlantica, l'evidente corteggiamento a Ursula von der Leyen, il feeling con Biden. Molte cose facevano pensare che Giorgia Meloni abbandonasse l'ingombrante identità del suo passato da Colle Oppio – non soltanto il folklore di fiamma e saluti romani, ma soprattutto l'antieuropeismo sovranista alla Orban – per cercarsi un più soddisfacente ruolo nel campo del conservatorismo europeo.
Tutto sembrava andare in questa direzione. E invece no, come non detto: la nostra premier ha innescato la marcia…