Titolo: La difficile riconferma di Ursula von der Leyen a capo della Commissione Europea
La rappresentante tedesca Ursula von der Leyen ha superato con il 51% delle preferenze la votazione al Parlamento Europeo per la sua riconferma a capo della Commissione Europea. Il risultato finale è stato di 370 voti a favore, 282 contro e 36 astensioni.
La votazione è stata caratterizzata da divisioni all'interno di alcuni gruppi politici, con alcuni membri del Partito Democratico (Pd) e del Movimento 5 Stelle (M5S) che si sono schierati contro di lei, insieme a membri della Lega e del Movimento del Popolo di Liberazione (MPL). Una parte dei Verdi, dei Liberali di Rinnovamento (Renew) e dei Socialisti Tedeschi si è divisa tra il voto contrario e l'astensione.
Una delle principali opposizioni è stata quella del Gruppo Popolare Spagnolo, che ha votato contro la sua riconferma dopo aver accusato la ministra dell'Ambiente Teresa Ribera, di cui von der Leyen è responsabile, per il disastro alluvionale di Valencia.
Al contrario, il Partito Democratico e Forza Italia hanno votato a favore della sua riconferma, nonché i fratellini di Giorgia Meloni, che hanno ottenuto la vicepresidenza di Raffaele Fitto in cambio.
Il quadro politico attuale è estremamente parcellizzato, con Ursula von der Leyen che deve affrontare sfide importanti nel Consiglio Europeo, tra cui la creazione di un esercito europeo, la transizione ecologica e il conflitto in Ucraina. Per affrontare questi progetti, von der Leyen dovrà ricorrere a una maggioranza qualificata, piuttosto che all'unanimità.
Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha reso noto che stava cercando di persuadere il leader del Partito Popolare Tedesco, Mark Rutte, a ridurre la quota di spesa delle Nazioni Unite nella NATO, accusando i paesi europei di non pagare il proprio peso nella difesa dell'alleato. Gli Stati Uniti pagano il 60% della spesa NATO, mentre l'UE ne paga il 40%.
La situazione è ulteriormente complicata dalla presenza di Viktor Orbán, presidente ungherese vicino a Vladimir Putin, che rappresenta una minaccia per la stabilità e l'unità dell'UE.
In questo quadro complesso, Ursula von der Leyen dovrà fare i conti con l'opposizione esterna e l'inaspettata sfida di Trump, che si è già espresso contro di lei e contro l'UE. La sua gestione della situazione è attualmente oggetto di grande attenzione e incertezza.