dagoreport – è tutto molto striano: perché la commissione antimafia non convoca il …
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dagoreport – è tutto molto striano: perché la commissione antimafia non convoca il …

Il luogotenente della Guardia di Finanza, Pasquale Striano, è emerso dall'ombra rilasciando una serie di interviste in cui fa accenni, insinua e lancia messaggi in codice riguardo al caso dossieraggi di cui è coinvolto. Striano ha cambiato versione più volte, passando dal sostenere di aver agito su mandato dei pm a dichiarare di aver fatto tutto da solo. Tuttavia, è sorprendente che nessuno della Commissione parlamentare antimafia abbia sentito il bisogno di convocarlo in audizione per farlo testimoniare sulle sue azioni e spiegare i contorni dei presunti dossieraggi. La Commissione, guidata da Chiara Colosimo, ha invece convocato Andrea de Gennaro, al vertice della Guardia di Finanza dopo che i dossieraggi erano stati fatti e scoperti.

Questa situazione ha sollevato diverse domande nel panorama politico romano. Si chiede se un ufficiale della Guardia di Finanza debba ottenere un permesso dai superiori prima di rilasciare un'intervista, o se sia libero di parlare con i giornalisti come e quando vuole. È stata concessa l'autorizzazione a Striano per rilasciare queste interviste o ha agito in autonomia? Inoltre, si è domandato se le argomentazioni di Striano siano state discusse e condivise con qualcuno o se siano state inventate da lui.

I messaggi allusivi di Striano sembrano avere un obiettivo preciso: evitare di diventare l'unico responsabile della vicenda dei dossieraggi, come ha dichiarato il procuratore antimafia Melillo, sostenendo che questa non sembra essere l'iniziativa di un singolo individuo. Non a caso, nelle sue interviste, Striano ha menzionato più volte un “sistema” che sembra essere coinvolto in queste azioni.

Un'altra anomalia evidente è che, nonostante l'esplosione del caso dossieraggi, Striano non è stato sospeso, ma solo trasferito in un altro reparto. Questo sospetta che il luogotenente goda di particolari protezioni che gli permettono di evitare conseguenze gravi per le sue azioni.

In definitiva, sorge il sospetto che si stia cercando di “addormentare” il caso dei dossieraggi per evitare nuovi scandali fino alle elezioni europee del 9 giugno. Queste elezioni saranno un momento cruciale per il futuro politico di e del suo governo, e sembra che si stia cercando di evitare qualsiasi problema che potrebbe danneggiare le loro posizioni. La scarsa incisività della Commissione antimafia in questo caso alimenta questa teoria e fa sorgere ancora più domande sul reale coinvolgimento di Striano e sulle possibili connessioni tra le sue azioni e il sistema più ampio.

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