La scelta del successore di Papa Francesco: quali sono gli uomini della Chiesa che potrebbero prendere il posto dell'attuale Pontefice
Nonostante la sua salute non sia più stabile, Papa Francesco, all'età di 87 anni, sembra non essere pronto a abdicare. In vista della sua futura successione, il Pontefice ha deciso di creare 21 nuovi cardinali durante un concistoro che si terrà il 7 dicembre, in cui saranno nominati nove cardinali americani, cinque asiatici, sei europei, due africani e un canadese.
Questi nuovi cardinali saranno aggiunti ai 88 già esistenti, lo stabilizzando il numero dei cardinali elettori a 141, superando la soglia di 120 stabilita da Papa Paolo VI. Però, tra l'anno e il 2025, 14 di questi cardinali elettori compiranno 80 anni, quindi non potranno più votare.
L'analisi del Collegio dei Cardinali mostra un netto cambiamento nella sua composizione durante i 13 anni di pontificato di Bergoglio. Ci sono solo sei cardinali votanti rimasti dai tempi di Papa Giovanni Paolo, più altri 24 nominati da Papa Benedetto XVI. Una volta inclusi i cardinali del 7 dicembre, ci saranno 111 elettori nominati da Papa Francesco.
Papa Francesco vuole indirizzare la successione nel modo più efficace e ha scelto di creare nuovi cardinali da diversi continenti, ridimensionando gli europei e premiando altri. È noto per aver ridisegnato la geopolitica ecclesiale, nominando vescovi di angoli remoti del globo e lasciando senza porpora sedi da sempre cardinalizie come Parigi o Venezia.
Una volta creati i nuovi cardinali, il collegio elettori sarà composto da 80% di cardinali nominati da Papa Francesco, il che potrebbe favorire la scelta di un successore con idee simili alle sue.
Tra i candidati più in vista per succedere a Papa Francesco ci sono Francis Leo, arcivescovo metropolita di Toronto, e Matteo Maria Zuppi, vicario di Roma, entrambi italiani. Tuttavia, Papa Francesco sembra non considerare i due ultimi per favorire lamacen universale della Chiesa, preferendo donne di provenienza diversa, come il cardinale guadalupano e il primo Papa africano, papa Telesforo Ngugbe Mogwe.
Il Papa argentino ha smantellato alcune strutture tradizionali, come la porpora, sostituendole con istituti religiosi più flessibili e atti a movimentare la Chiesa in direzione di un più grande universalismo. Nonostante ciò, ci sono ancora molti cardinali e vescovi legati ai tradizionali poteri romani, a Roma, e ai poteri europei, che potrebbero resistere alla scelta di un Papa con idee differenti.
Il Papa sembra contemplare anche la scelta di un Papa di colore, il primo della storia, il che potrebbe essere un segnale cruciale per aprire la Chiesa alla globalizzazione e ai paesi del Terzo Mondo.
La scelta finale spetta al Conclave, ma il Papa sembra essere pronto a smantellare alcune strutture tradizionali per favorire la creazione di un Conclave più flessibile e aperto. La sua nomina di cardinali da diversi continenti e credo di aprire la Chiesa alla globalizzazione è un segnale chiaro di questo cambiamento.
In sintesi, la scelta del successore di Papa Francesco dipenderà dalle decisioni prese da lui stesso, ma sembra chiaro che egli stia lavorando per creare un Conclave più flessibile e aperto, aperto alla globalizzazione e ai paesi del Terzo Mondo.