La lotta tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo non è mai terminata. Malgrado la vittoria di Conte, che ha ottenuto l'approvazione per governare il Paese, la contesa tra i due leader politici non si esaurisce. La scadenza del mandato, che precede la prossima votazione della Costituente, prevista per il 5 agosto, è stato un importante fattore di influenzare la decisione di Conte, appoggiato dalla realpolitik, “con Conte, si governa”. Secondo alcuni, questo motto si può interpretare come un balance tra la necessità di governare e la resistenza alla possibilità di una conferma a rotazione di coloro che hanno assunto la responsabilità di amministrazione.
Tuttavia, la lotta nella politica italiana non si arresta qui. La presidente della Regione, Todde, è stato rilasciato una serie di dichiarazioni incontrollate e dichiarato apertamente la sua opposizione alla continuazione della gestione di Conte al Paese. Secondo alcuni, questo potrebbe essere un segnale di rottura tra i due leader politici.
La Costituente, prevista per il 5 agosto, rappresenterebbe un'opportunità per i partecipanti di riproporre le loro credenziali e sottolineare le ragioni per cui devono essere eletti per guidare il prossimo governo. Sarebbe compito di Grillo, pertanto, di dettagliare le sue idee e proposte per il futuro del Paese.
Allo stesso modo, il Partito Democratico (PD) si preparerebbe a fare movimenti per selezionare il suo candidato perseguendo un corso più autonomo da Conte e Grillo. Questo potrebbe condurre a una forte lotta per l'egemonia all'interno del Partito Democratico e definire il suo ruolo nel prossimo governo.
Nonostante la scadenza del mandato, la lotta per il potere politico italiano sembra essere ancora lunga e appiazzata. Il Paese attenderebbe nervosamente la prossima votazione alla Costituente per capire cosa nel futuro del governo.