La sostanziale irrilevanza di Antonio Tajani in Forza Italia è stato ribadito recentemente dall'ennesimo episodio di sua inefficacia. L'ultimo aneddoto che ha coinvolto Tajani è l'incontro tra Marina Berlusconi e Mario Draghi a Milano, organizzato da Gianni Letta. Tajani, tuttavia, non era stato informato dell'incontro e ha scoperto la notizia come tutti gli altri lettori dei giornali.
Questo episodio è solo la puntata finale di una storia che inizia dal fatto che Tajani non ha mai avuto un ruolo significativo nel partito. È solo un “re travicello”, come si suol dire, un'amministratore di condominio che gestisce ma non comanda. I veri proprietari di Forza Italia sono Marina e Pier Silvio Berlusconi, mentre Occhiuto in Calabria, Schifani in Sicilia e Martusciello detengono il 10% del partito.
L'incontro tra Marina Berlusconi e Draghi è stato organizzato da Gianni Letta, che ha stretto relazioni con Draghi già nel 2005 quando lo nominò governatore della Banca d'Italia. Tra i due c'era stato anche un precedente incidente quando Berlusconi invitò Draghi a un vis-à-vis a Palazzo Grazioli, ma il neo governatore declinò l'invito considerandolo “inopportuno”.
Il fatto che Tajani non fosse stato informato dell'incontro è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso della sua rilevanza. Egli trema all'idea che Draghi e i Berlusconi possano minacciare i suoi orticelli presenti e futuri, e la sua ambizione di diventare il leader di Forza Italia sembra sfumare. Il fatto che Pier Silvio Berlusconi si sia dichiarato disponibile a candidarsi alle elezioni politiche del 2027 ha spianato la via che lo condurrà ai giardinetti, mentre Tajani si vede relegato in un ruolo secondario.
Se Draghi si candida alla presidenza della Repubblica, il ministro degli Esteri non vede sfumare il sogno di diventare il primo presidente della Repubblica di centrodestra, come gli aveva promesso Giorgia Meloni. In cambio, i due leader si erano impegnati a sostenere Tajani in Europa e a non rompere troppo i rapporti con Palazzo Chini.
Il destino di Tajani è tuttavia già segnato. Non ha il profilo di un front-runner e potrebbe addirittura tornare sul divano di casa visto che nel 2027 avrà 74 anni. Il fatto che Confalonieri, Galliani e Dell'Utri stiano declinando come mediatori con la famiglia Berlusconi ha ulteriormente indebolito Tajani, che non è in grado di gestire la situazione.
In sintesi, l'incontro tra Marina Berlusconi e Mario Draghi è stato un ulteriore segnale della sostanziale irrilevanza di Antonio Tajani in Forza Italia. Egli non è in grado di gestire la situazione e si trova relegato in un ruolo secondario, mentre la vera autorità del partito risiede tra i Berlusconi.