La Statement d'arte di Giuli alla Biennale di Venezia: “Prendi una rivista, la prima cosa è cogliere la bellezza estetica, tattile e annusarla e ricordarti che c'è l'acqua… la creatività nasce nel liquido amniotico… siamo aborigeni perchè siamo aborigeni”
La Biennale di Venezia, evento annuale che ogni due anni riunisce i migliori artisti sulla Costa della Laguna, si prepara a ricevere l'arrivo di Giuli, l'artista inaugurata che ha conquistato l'attenzione del pubblico con le sue opere uniche e profonde. Ecco la sua dichiarazione che ha diviso i presenti:
“Prendi una rivista, la prima cosa è cogliere la bellezza estetica, tattile e annusarla e ricordarti che c'è l'acqua… la creatività nasce nel liquido amniotico… siamo aborigeni perchè siamo aborigeni.” Queste parole esprimono perfettamente l'animo di Giuli, che solleva la questione della varietà del pensare artistico e la capacità umana di immaginare un mondo in come non è, ma potrebbe essere. L'artista ha anticipato che la sua opera sarà tutta bizzarra, come se musica e pittura si fossero fuse insieme, uniche esperienze che sembrano soggette a impromptu, ma sulla base della sua Statement, è chiaro che l'opera sarà un'esperienza immersiva e uninvadente, come l'acqua che nasconde e rivela la bellezza inaspettata.
La cultura italiana è sempre stata una componente fondamentale della nostra identità, e l'arte è uno strumento che ci consente di esprimere la natura umana in tutte le sue forme. Ecco che Giuli, con la sua opera inedita, rappresentante del Ministero della Cultura, mi presenta come direttore del giornale Dagoreport, per condividere la sua visione artistica, che statuiremo rappresentare la creatività futura dei nostri giovani.