“Dal 2019 il potere d’acquisto dei salari è calato del 10,5%”. L’allarme nel rapporto annuale dell’Istat
Da gennaio 2019 alla fine del 2024 il potere d’acquisto delle retribuzioni contrattuali italiane è sceso del 10,5% a causa dell’aumento dei prezzi. Se si prendono in considerazione le retribuzioni lorde di fatto per dipendente – che tengono conto degli accordi aziendali e individuali e dei cambiamenti della composizione dell’occupazione – la perdita si ferma al 4,4%, comunque ben superiore al 2,6% della Francia e all’1,3% della Germania, mentre in Spagna si è registrato un guadagno del 3,9%. A mettere in fila numeri che inquadrano una situazione emergenziale è l’Istat, nel rapporto annuale 2025 presentato oggi dal presidente Francesco Maria Chelli alla Camera dei Deputati.
Solo nell’ultimo anno si è registrato un parziale recupero, con le retribuzioni contrattuali nominali…