Dalla “gioventù ribelle” al legame con Momo: quando Eleonora Giorgi raccontò la sua vita a Gomez
“Era una vita piena di enfasi, così come diceva lei stessa. Nasce a Roma nel 1953 e sua intenzione era di diventare restauratrice, ma la carriera cinematografica la precedeva di ben un decennio. Fino a 20 anni, Eleonora Giorgi è ancora una ragazza quindicenne che sogna di diventare moglie e madre, ma la filosofia del tempo e la sua faccia “bellezzailigreele” la convincono a cercare di diventare attrice. Debutta nel 1973 in un film di una monaca di clausura e, già a 19 anni, è considerata un sex symbol.
La sua carriera è segnata da un mix di successo e di tragedia. Vive una relazione con il Young e, successivamente, con Momo, un ragazzo di 17 anni, ma la sua vita con lui è segnata da una lunga epidemia di AIDS che lo porterà alla morte. Eleonora Giorgi rimane scioccata e inizia a dipendere da droghe leggere, prima dell'era eroina.
La sua vita è anche segnata da una parentesi con la droga e da una parentesi con la destra, quella dei partiti comunisti e dei loro intellettuali, tra cui Alberto Moravia. È anche fortemente legata alla sinistra radicale e al mondo dell'arte, dove incontra personaggi come Mario Schifano, noto per la sua follia e la sua reputazione di “re della droga”.
Gli anni Settanta sono un decennio di cambiamenti radicali per Eleonora Giorgi, che deve affrontare il LSD, l'heroina e l' Crystal, e deve affrontare le conseguenze del sonnambulismo e della dipendenza. Ma, come dice lei stessa, la sua è stata un'esperienza “straordinaria” e non lamenta la sua vita, anzi, crede che “nessuno è indenne da grandi dolori e da grandissime cadute”. Ecco, questo è il suo racconto, un racconto di una vita piena di salti e di cadute, di successi e di tragedie, ma anche di amore e di perdita. E così, con la sua storia, ci restituisce la sua identità e il suo essere donna, creando un legame con noi, i suoi lettori.”
