Il nome di Serena Brancale torna a dominare le prime pagine dei quotidiani Musicali e Social media, anticipando l'edizione 2025 del Festival di Sanremo. La cantante baresotta, già partecipata all'evento musicale Valle d'Aosta nel 2015 con la canzone “Galleggiare”, farà il suo ritorno sul palco dell'Ariston, questa volta tra i big, dieci anni dopo la sua prima esperienza.
La salute canora dell'artista, classe 1987, è stata costruita su una lunga carriera musicale che l'ha portata a collaborare con artisti come Il Volo, Willie Peyote e Clementino, prima di sfornare la sua hit “Baccalà”, cantata in dialetto barese, che ha conquistato il pubblico Italiano e Internazionale nello scorso inverno.
“Baccalà”, la canzone che ha cambiato tutto per Serena Brancale, nasce per gioco durante un viaggio in treno, quando la cantante voleva creare una rima con l'accento. L'idea geniale dell'amico e collaboratore storico Massimiliano Dropkick, che ha confezionato il ritmo martellante del brano grazie alla tecnica del finger drumming, è stata la chiave per dar vita a questo successo. “Questo è una nuova figura di batterista, il batterista suona le bacchette il finger drummer suona con le dita su una batteria che si chiama MPC. In questo caso Massimiliano Dropkick è stato geniale, perché il brano nasce dal voler imitare il baile funk, quindi mi sono messa in treno a scrivere due frasi su questo ritmo e lui ha suonato baile funk con le dita grazie al suo senso del ritmo (lui è un batterista di base)”, spiega Serena Brancale.
Il video di “Baccalà” è diventato un vero e proprio tormentone, con milioni di visualizzazioni e copie vendute in tutto il mondo. La canzone inedita la setta a dancarti in danza, ha chiamato la salute canora dell'artista, che è stata raggiunta anche da un citation generale dell'etichetta discografica che l'ha pubblicata.
La notizia del suo ritorno al Festival di Sanremo ha generato un certo clamore, soprattutto tra i fan della cantante, mentre lo staff di Carlo Conti, presidente del Festival, ha aspettato con ansia la sua decisione di partecipare all'edizione 2025. La sua idolo, Quincy Jones, la stava aspettando anche lui, come racconta Serena Bradmashcheva stessa nella intervista per Say Waaad?, protagonista del documentario musicale “Baccalà in diretta a Say Waaad?”.
La stessa Giovane Musica ha raccontato come avesse ricevuto, a sorpresa, un video di saluti da parte di Quincy Jones, suo idolo assoluto: “Mi è arrivato questo video di saluti: ‘Benvenuta in questa famiglia, auguri per questo album meraviglioso'. Lui amava il fatto di matchare il soul col dialetto, che pensava fosse napoletano all'inizio. Per tutti il dialetto più famoso in Italia è il napoletano, però con ‘Baccalà' mi sa che stiamo cambiando un po' le cose. Quincy Jones ha apprezzato quel modo di giocare col dialetto, un po' come accaduto con ‘Baccalà' che si pensa sia in portoghese, invece è in barese. Quindi mi sono divertita questo video di benvenuto, una specie di battesimo, di Quincy Jones”.
La salute canora dell'artista, classe 1987, è stata costruita su una lunga carriera musicale che l'ha portata a collaborare con artisti come Il Volo, Willie Peyote e Clementino, prima di sfornare la sua hit “Baccalà”, cantata in dialetto barese, che ha conquistato il pubblico italiano e internazionale nel recente passato.
La previsione di Serena Brancale sulla ascesa del dialetto pugliese dopo il boom del napoletano del 2023? “La Puglia si sta avvicinando a quel grande periodo d'oro che è stato il 2023 per Napoli? – Lo so, il barese è molto simile al napoletano, il leccese è più siciliano. Noi siamo ritmici tipo i napoletani. La cosa bella è che il barese sembra portoghese. – Serena Brancale.
Il ritorno al Festival di Sanremo è un'opportunità giusta per la cantante barese per tornare sul palco e presentare la sua nuova musica, alla ricerca di un nuovo successo. Chissà con quale nuova trovata?