Dalle porte spalancate di Hattie McDaniel ai sogni che si avverano di Kate Winslet: i discorsi indimenticabili degli Oscar
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Dalle porte spalancate di Hattie McDaniel ai sogni che si avverano di Kate Winslet: i discorsi indimenticabili degli Oscar

Dalle porte spalancate di Hattie McDaniel ai sogni che si avverano di Kate Winslet: i discorsi indimenticabili degli Oscar

Quarantacinque secondi: è il tempo concesso ai vincitori degli Oscar per fare il loro discorso nel momento della premiazione. Passati i quali, l'orchestra inizia a suonare la che accompagna l'uscita di scena. Forse alla fine non si sarà così fiscali, ma la regola voluta dalla presidentessa dell'Academy, Janet Yang, effettivamente esiste. Quarantacinque secondi in cui condensare i ringraziamenti che spesso arrivano da una vita di lavoro, frustrazioni, capitomboli e successi.È un compito non semplice distillare in un lasso di tempo breve le emozioni o esprimere un'idea e magari imprimerla nella storia degli Oscar. Sicuramente ci è riuscito Marlon Brando, che nel 1973 rifiutò l'Oscar per Il Padrino. Non si può dimenticare l'attivista Sacheen…

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