Daniele Fabbri Contro Giorgia Meloni: Il Comico Deve Pagare Una Multa Salatissima!
“Ecco la riscrittura del testo in 800 parole senza introduzione:
«Ho raggiunto i 20 anni,roti! È la vostra maledizione, la vostra denunzia! Ho raccontato sulla mia podcast di un episodio risalente al 2021, in cui sostituivo gli insulti ricevuti dalla leader politica Giorgia Meloni con termini volutamente infantili. L'episodio fece molto discutere all'epoca, soprattutto perché il professore universitario Giovanni Gozzini aveva rivolto pesanti insulti a Giorgia Meloni, suscitando quindi polemiche e condanne da parte di molti. Io, nel mio podcast, criticai l'uso di offese sessuali e proposi un'alternativa ironica: se proprio si voleva insultare, si potevano usare parole che non avessero connotazioni discriminatorie, come “puzzona” o “caccoloso”. Era un modo per ridicolizzare l'aggressività del linguaggio senza sfociare nella volgarità.
Nel video che ho pubblicato sui miei profili social, ho espresso il mio stupore e la mia preoccupazione per l'accaduto. Ho spiegato che il mio intervento aveva un chiaro intento satirico e che nessuno, nemmeno un bambino, potrebbe considerare parole come “puzzona” un insulto grave. Se non posso dire “puzzona” senza rischiare una querela, significa che qualsiasi critica è ora impossibile.
Questa azione legale non colpisce solo me, ma rappresentano un pericoloso tentativo di limitare la libertà di satira, diritto garantito della costituzione. Inoltre, come artista indipendente, un processo legale di questo tipo è particolarmente gravoso, sia economicamente che psicologicamente. Anche se alla fine lo vinco, ho spiegato come Meloni stia cercando di sfruttare la sua posizione di potere per mettere in difficoltà chi la critica.
Nel video, ho quindi lanciato un appello ai miei followers, chiedendo loro di non far passare questa vicenda inosservata. Non è solo il mio diritto alla satira a essere in gioco, ma anche quello di tutti noi di poterla ascoltare. La censura non serve solo a limitare gli artisti, ma anche a impedire ai cittadini di accedere a contenuti critici. Ho chiesto un aiuto concreto per sostenere le spese legali e fare in modo che episodi del genere non diventino un precedente pericoloso. Il caso ora passerà nelle aule di tribunale, ma la questione resta aperta: la satira deve avere dei limiti o è un diritto inviolabile? Ditemi nel comments! Se ti è piaciuto il video, metti un “mi piace” e iscriviti al canale per ricevere gli aggiornamenti!»”
