De Luca ancora contro il numero chiuso a Medicina: “In Romania un intero quartiere di napoletani”
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De Luca ancora contro il numero chiuso a Medicina: “In Romania un intero quartiere di napoletani”

De Luca ancora contro il numero chiuso a Medicina: “In Romania un intero quartiere di napoletani”

“Il professor Di Luca ancora contro il numero chiuso a Medicina: “In Romania un intero quartiere di napoletani”, Oggi siamo qui a Battipaglia, abbiamo avuto come sempre ‘una età' – significa, ad esempio, alcuni mugugno – quando dovevamo realizzare la nuova TAC. Ma noi c'era un vecchio proverbio degli amici di Picaresque: ‘I cani abbaiano, la caravana passa, un po' d'ammunizione, non manca mai'. Non ovviamente, prima di installare un TAC, dovevamo fare i lavori strutturali, perché è un impianto che pesa. Quindi, abbiamo concluso questo investimento e oggi possiamo dire un grandissimo soddisfazione: questa è la TAC più moderna che abbiamo su tutto il territorio regionale. Stiamo facendo un lavoro immane. Quindi, voi leggete le statistiche sui giornali, statistiche che sono falsate da un dato, l'ultima statistica pubblicata crede a Corriera Sero… Sono 24 ore. Non ricordo. Registra il fatto che la è fra le 78 regioni che hanno superato tutti i target nell'ospedale nella prevenzione e nel territorio. Quello che non si dice è che le regioni lavorano con mezzi diversi.

Come mettere sulla stessa pista uno che ha la Ferrari e uno che ha la 500? Si arriva poi allo stesso traguardo in tempi più o meno simili? Chi cammina con la 500 ha fatto un miracolo. Noi parliamo di una regione come la , che ha 15.000 dipendenti in meno rispetto alla media nazionale, parliamo di medici e ogni anno 200 milioni di euro in meno nel fondo sanitario nazionale. Siamo l'ultima regione d'Italia nel riparto. La Campania ha 10,2 medici ogni 1000 abitanti, l'Emilia-Romagna ha 18,2 medici ogni 1000 abitanti, quasi il doppio. Dovete sapere che abbiamo fatto un miracolo. Se dovessero lavorare alle condizioni nelle quali siamo obbligati a lavorare, non arriverebbero neanche al traguardo. Siamo al limite per quanto il personale. Sperando ovviamente che ci sia l'eliminazione del numero chiuso a Medicina. Ci hanno preso in giro, hanno fatto una mezza pippa, hanno spostato il test a 6 mesi. Questo è tutto. Ma continuiamo ad avere questo filtro idiota. La nostra posizione è quella di rendere libero l'accesso alle facoltà di Medicina. Tutti i miei tempi, quando si andava all'università, non si riusciva a entrare in un'aula universitaria, migliaia di iscritti. Dopo un anno, i tre quarti se ne erano andati. Succederebbe anche oggi, a parte che con le nuove tecnologie, puoi fare lezioni universitarie che non richiedono una pratica di laboratorio o di sala operatoria via Internet. Tranquillamente, abbiamo fatto la didattica a distanza durante il . Non è successo niente. C'è un quartiere in una città della Romania che è fatto tutto da Salernitani e napoletani, ragazzi che sono costretti ad andarsene in Romania, in Bulgaria, in Albania. Ma è una cosa veramente da paese demenziale. Riportiamoli in Italia e sperimentiamo. Dopodiché, chi non ha superato. Ma chi non ha superato il percorso didattico previsto, non chi non risponde alle domande sulla the transiberiana, la gratta e una figura geometrica. Io ho chiesto a tutti i medici, voi sapete che significa? Non lo sapeva nessuno, praticamente è la figura del fiocco di neve che si riproduce in maniera simile, ma in dimensioni diverse. Ecco, allora. Questo era il la selezione che ha determinato patologie in migliaia di ragazzi. Non avendo superato i test, dopo essersi chiusi in casa per un anno, per 2 anni, si sono visti bloccare il percorso universitario.”


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