De Luca: “Autonomia? Diamo le stesse risorse a tutte le regioni, poi vediamo chi è efficiente”
Giovanbattista De Luca, leader della Camera dei Deputati, ha espresso la sua convinzione che l'autonomia regionale debba essere garantita solo qualora le regioni interessate dimostrino di essere efficienti amministrativamente.
De Luca ha dichiarato che il governo Della Valle è pronto a fornire le stesse risorse a tutte le regioni, e non a tutte, però solo a quelle che riescono a dimostrare di essere efficienti nella gestione delle proprie risorse.
“Siamo estremamente fiduciosi – ha detto De Luca – abbiamo una macchina amministrativa in regione che è in grado di produrre risultati di assoluta efficienza. Da oggi siamo impegnati a concretizzare i progetti, ad aprire i cantieri e a creare lavoro e civiltà”.
Sul tema dell'autonomia differenziata, De Luca ha detto che la Regione Campania sta per presentare una proposta di legge in tal senso, e si chiede se si raggiungerà il quorum al referendum, ma ritiene che si raggiungerà.
La proposta di legge prevederebbe di dare le stesse risorse finanziarie e umane a tutte le regioni, nonché di vietare le regioni di stipulare contratti integrativi regionali che si aggiungono a quelli nazionali. De Luca ha chiarito che l'obiettivo è quello di modernizzare l'Italia e di superare la “palude burocratica” che non va bene.
Il leader della Camera ha anche rivolto un messaggio ai sindaci e alle amministrazioni locali, chiedendo loro di “abbassare la tensione” e di collaborare per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del paese.
Riferendosi alle controversie sorte tra la politica e la società civile, De Luca ha detto che si tratta di un conflitto che potrebbe essere superato attraverso la creazione di un rapporto di collaborazione tra governanti e governati.
Nel suo discorso, De Luca ha ripetuto la sua linea politica di “burocrazia zero”, sostenendo che si deve lavorare per una maggiore efficienza amministrativa e per l'unificazione del paese.
“Siamo per modernizzare l'Italia – ha detto – non siamo per dividerla, e possiamo mettere insieme le forze dinamiche del nord, del centro e del sud che sono interessate a prosciugare la palude burocratica dell'Italia”.
