De Luca: “Il governo non mette un euro per la sanità pubblica. Superbonus? Tassa inaccettabile”
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De Luca: “Il governo non mette un euro per la sanità pubblica. Superbonus? Tassa inaccettabile”

De Luca: “Il governo non mette un euro per la sanità pubblica. Superbonus? Tassa inaccettabile”

“De Luca, ‘Il governo non mette un soldo per la sanità pubblica. Superbonus? Tassa inaccettabile'. Per quanto riguarda le vicende interne al nostro paese, stiamo alla vigilia della legge finanziaria proposta dal governo. Sarebbe pesante per tutti, i governi, hanno una situazione debitoria e vincoli europei che rendono i margini di manovra molto stretti, ma ci sono anche scelte con un valore politico diverso. La prima criticità che rilevo è che per la sanità pubblica non esiste un euro. È impossibile parlare di nuovi stanziamenti, si parla di risorse necessarie per i rinnovi contrattuali, vi sono già ritardi di anni, ma dal punto di vista di una svolta radicale per i pronto soccorsi, per i medici impegnati nei pronto soccorsi e per le liste di attesa, misure propagandistiche non servono a niente, ma misure sostanziali. Sinceramente, non c'è nulla che stia ragionando sulla revisione dei valori catastali per coloro che hanno usufruito del superbonus. Non è scandalo, è scandaloso dire ai cittadini sempre dopo di fare qualcosa di quel che si vuole fare se il governo avesse intenzione di introdurre una tassazione ulteriore per coloro che hanno beneficiato di contributi pubblici, avrebbe il dovere di dirlo, avrebbe il dovere di dirlo tuttavia. Ciò non è fare andare avanti i cittadini e poi scoprire dopo due, tre anni che interviene una nuova tassa che non era stata prevista. Questo mi pare francamente inaccettabile. Dobbiamo rilevare che alcuni tagli sono stati già fatti: lo abbiamo quasi dimenticato. Le pensioni al di sopra dei 1.700 euro hanno già subito un taglio, la spesa delle famiglie, soprattutto delle mamme, è stata aumentata, l'IVA sui pannolini, sul latte in polvere, oggi si parla di incrementare le accise per coloro che non lo sanno, diciamo la tassa statale sulla benzina e sul diesel, un'altra tassa. Non colpirà gli autotrasportatori, almeno momentaneamente, aumentano i costi di trasporto e quindi i prezzi nei supermercati e quant'altro. C'è poco da essere all'ultima, vedrete che ci sarà un ulteriore aumento. Io credo che della manovra del governo ci sia una cosa importante da difendere, ovvero la riduzione del cuneo fiscale, perché questo si traduce in un aiuto per le imprese e per i lavoratori, ma per il resto, tutto, anzi, la manovra sull'accorpamento delle aliquote IRPEF, perché in queste condizioni, in Italia, margini per fare regali o anche per dare un aiuto, perfino giusto, non ce ne sono. La priorità assoluta è la sanità pubblica, perché se mi fai guadagnare €15 al mese, poi mi fai pagare €200 per fare una risonanza magnetica o mi obblighi a rivolgermi a un privato, Eh, allora vuol dire che ci stiamo prendendo in giro.”


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