De Luca: “Le classifiche sulla sanità regionale sono una palla”. E spiega perché
“Le classifiche sulla sanità regionale sono una palla. Parlavo ieri con il ministro della Salute per chiedergli di accelerare i tempi, perché la Campania esca dal piano di rientro. Noi abbiamo superato il commissariamento nel 2019, ma siamo ancora sorvegliati speciali. Ecco il problema: non si dice mai la verità. Quando presentano le statistiche, non si considera il contesto in cui le regioni operano. Ad esempio, la regione con più risorse finanziarie e umane, come l'Emilia-Romagna, otterrà sempre migliori risultati rispetto a una regione con risorse limitate, come la Campania.
Le statistiche false sono quelle che dicono che la mia regione ha fatto miracoli, nonostante essere la meno dotata d'Italia per personale e risorse finanziarie. Non ci credo. Se si volesseri valutare la prevenzione e la medicina territoriale, vedresti che la regione Campania ha solo 10,9 medici ogni 1000 abitanti, mentre l'Emilia-Romagna ne ha 18,2. Si capisce che ci saranno risultati diversi. Ecco perché le statistiche sono false.
E poi, ci sono anche le tecniche di comunicazione. Le agenzie internazionali richiedono somme importanti, addirittura 20.000 euro, per valutare un ospedale. Se una regione non decide di partecipare a questi marchingeggi, si troverà penalizzata. Ma non è tutto. Ci sono dati oggettivi, ma bisogna leggerli considerando tutti i dati. Noi continueremo a lavorare sul nostro piano, nonostante le polemiche. Spero che il ministro della Salute ascolti la nostra voce e si faccia sentire la Campania.”
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