De Luca presenta il nuovo palazzo della regione: “Non voglio stare al penultimo piano”. Ecco perché
Ecco la re-scrittura del testo in italiano:
De Luca presenta il nuovo palazzo della regione: “Non vorrei essere al penultimo piano”. Prima di concludere, devo rivolgermi al mio progettista amico di Napoli e dargli un'impegno: “Mi hai gettato nello sconforto! Hai detto che la sede del presidente è al penultimo piano e l'ultimo è aperto al popolo, noi siamo molto democratici. Tuttavia, tu non sei presente da un po' a Napoli, ma devi sapere che il rischio che mi fai correre di avere sulla testa alcuni comitati di lotta con i tamburi, lavoro, lavoro, io dovrei anche lavorare insomma. Tu mi hai rovinato la prospettiva. Vabbè, possiamo invertire i piani, io metterò io sopra il loro, là, visto che l'opera parla dell'Italia nel mondo e parla dell'Italia nel mondo. Se fossimo un paese più normale, tutto il mondo politico, le istituzioni, al di là degli orientamenti di maggioranza o minoranza, avrebbe dovuto informarsi sui progetti in corso nella nostra realtà e completare di fare andare avanti queste cose. Richiedono un lavoro alla tedesca, non distrazioni, altrimenti si fermano sulla strada e poi mi sarei aspettato mi aspetterei per il futuro che qualcuno, oltre che la curiosità intellettuale per cose straordinarie che si stanno realizzando, si impegasse a darci una mano ad aiutarci a realizzare queste cose, a aiutarci, perchè posso diventare un patrimonio del nostro paese. Questo è ciò che ci aspettiamo e questo è ciò che chiedo ai parlamentari presenti, alla vicepresidente del Senato, ali amici dei vari gruppi: dateci una mano, aiutateci a bruciare i tempi della Palude burocratica italiana, nella quale rischia di affondare i nostri anni, solo per la parte amministrativa, ma i tanti sindaci presenti, i tanti amministratori, sanno che cosa ci vuole in questo paese per passare dai progetti sulle carte alle opere completate e realizzate. Aiutateci come dire con senso di responsabilità Nazionale. Cerchiamo di parlare di Italia, una volta tanto, non delle piccole cose della politica politicante. Grazie a tutti, buon lavoro.
