De Luca sul caso Almasri pesta su governo e opposizione: “Ma statevi zitti”
De Luca si scaglia contro il governo e l'opposizione: “Ma statevi zitti”, afferma, “siamo nella tipica situazione che andrebbe gestita prima non dopo. Questo problema andava gestito prima, quando il torturatore era nell'Europa. Allora ci sarebbero stati intelligenti di seguirlo, di controllarlo, di capire come evitare che il problema esplodesse in casa nostra. Ma non avendolo fatto, bisognava gestire una situazione che, comunque, avrebbe comportato una scelta drammatica: far tornare a casa il criminale o esporre l'Italia a ritorsione. Non c'è niente da fare. Ci siamo trovati di fronte a una scelta drammatica che avrebbe comportato decisioni amare, comunque, che avrebbero però dovuto suggerire a tutte le forze politiche italiane un atteggiamento di grande misura e grande equilibrio. Ma l'Italia è l'Italia, nessuno perde mai un'occasione per creare un clima di palla da circo equestre. Che bello! E così il governo Imp. Capocchi avrebbe raccontato cose sconclusionate, e l'opposizione starebbe con i foglietti già scritti. Adesso in questo momento, noi dovremmo cercare di limitare il danno. Il governo sembra impegnato in una guerra mondiale in una guerra universale contro tutti, perfino contro gli extraterrestri. Adesso ci impegniamo a fare una guerra contro la corte penale internazionale. Non so a chi dobbiamo dichiarare guerra, ancora è tanto difficile dirlo. Ci permettiamo di trasmettere un consiglio non richiesto al governo: statevi zitti. Fermi invece si stanno dando un atteggiamento alla Trump, guerra universale, guerra, i complotti, controc complotti. Stiamoci zitti. Facciamo una dichiarazione con la quale in maniera sincera diciamo che ci siamo trovati in una situazione drammatica, abbiamo dovuto prendere una decisione che aveva caratteristiche tragiche, comunque. Qualunque fosse stata la decisione avrebbe esposto l'Italia. Non siamo stati capaci di affrontare il problema prima che esplodesse. Una volta che è esploso, qualunque decisione avrebbe comportato conseguenze drammatiche. Adesso vediamo perlomeno di limitare il danno, evitiamo di fare la guerra al mondo intero. Cerchiamo di utilizzare un tono di sincerità e cerchiamo soprattutto di portare i problemi dei migranti problemi del Nord Africa a livello europeo. Non carichiamo sulle spalle tutti i problemi”.
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