De Raho: “La politica vuole la magistratura prona, ma i giudici applicano la legge”
Il giudice De Raho ha espresso la sua opinione sulla tensione crescente tra politica e magistratura, sottolineando come la magistratura debba applicare la legge senza piegarsi alle pressioni politiche. Secondo De Raho, la politica tende a voler la magistratura “prona”, ovvero influenzata dalle proprie posizioni, ma i giudici devono invece applicare la legge senza prendere posizione politica.
De Raho fa notare come la magistratura abbia recentemente preso decisioni che sembrano contrastare con le posizioni della politica, come ad esempio le decisioni relative agli immigrati. In questi casi, la magistratura si è assunta il compito di valutare la situazione e di prendere decisioni giuste, senza piegarsi alle pressioni politiche.
Il giudice sottolinea come la politica spesso attacchi la magistratura quando i giudici non sono pronti a seguire le proprie direttive. In realtà, De Raho sostiene che la magistratura non abbia un orientamento politico contrario, ma piuttosto si limiti a applicare la legge. Inoltre, il sistema giudiziario italiano già garantisce che qualsiasi provvedimento definitivo venga valutato e ponderato in successive fasi di ricorso, come appelli e ricorsi in Cassazione.
De Raho ritiene che il problema sia il rispetto reciproco tra politica e magistratura, che non sempre viene mantenuto. Il giudice sostiene che il giudice non abbia il dovere di adeguarsi all'orientamento politico, ma piuttosto debba applicare la legge. Se il giudice non applicasse la legge, potrebbe essere soggetto a un procedimento disciplinare.
Inoltre, De Raho sottolinea l'importanza della divisione dei poteri nel sistema democratico, che consente ai diversi poteri di operare in modo indipendente e autonomo. Questa divisione è stata teorizzata già da Montesquieu nel 1700, e De Raho crede che sia fondamentale per la costruzione e lo sviluppo della democrazia.
In sintesi, De Raho sostiene che la magistratura debba applicare la legge senza piegarsi alle pressioni politiche, e che la politica debba rispettare la magistratura e il suo ruolo. Il rispetto reciproco tra politica e magistratura è fondamentale per il funzionamento del sistema democratico e per la tutela dei diritti dei cittadini.