De Raho: “Progetti culturali in l'Africa? Serve cultura della legalità ma non avete autorevolezza”
“De Raho: ‘Progetti culturali in Africa? Serve cultura della legalità, ma non avete autorevolezza'. Il D.L. cultura dovrebbe rappresentare un momento di grande importanza per il nostro paese, che ha sancito nella costituzione il valore della cultura come cardine della Repubblica Democratica. Il tema della cultura fa parte dei valori identitari e di crescita del nostro paese. Sulle diverse disposizioni della legge, i miei colleghi ed altri continueranno ad esporre considerazioni e riflessioni. Io, però, limiterò il mio intervento all'adozione dei progetti di Cooperazione culturale con l'Africa e il Mediterraneo allargato, con l'istituzione di un'unità di missione cui sono attribuite funzioni di indirizzo e coordinamento di progetti e interventi di Cooperazione culturale.
Il MoVimento 5 Stelle ha stigmatizzato fortemente due punti: la previsione di un contingente di dirigenti preposti all'unità di missione che possono anche non appartenere alle amministrazioni statali. E, l'istituzione di una nuova posizione dirigenziale di livello generale presso il Dipartimento del Tesoro del MEF, con una spesa totale di circa un milione di euro, mentre si sono trovati i soldi per istituire una nuova posizione di livello dirigenziale presso l'ufficio di gabinetto del ministero della cultura, non sono stati trovati soldi per coloro che lavorano in questo settore.
Chi ne beneficerà di tutto questo? I soliti amici, gli amici della maggioranza. Ma ci domandiamo oggi: questo governo ha l'autorevolezza internazionale per attivarsi in Africa con progetti culturali? È importante la Cooperazione con l'Africa e il Mediterraneo, ma occorre avere una posizione credibile per portare avanti con successo la missione. Ma il governo ha tolto all'Italia questa credibilità.
L'istruzione è fondamentale in tutti i paesi, ancor più in Africa, per l'arretratezza che la contraddistingue. Non avere istruzione significa essere condannati alla povertà nel mondo. Ma perché fuggono i migranti dall'Africa? Perché in diversi paesi non vi sono diritti, non vi è legalità, vi è la violazione dei più elementari diritti umani.
I progetti di cultura dovrebbero sostenere la formazione dell'individuo sul piano intellettuale e morale. Con la cultura si battono le illegalità e le ingiustizie. È la cultura che può sostenere la civiltà nel mondo. In Africa sono le organizzazioni criminali ad accompagnare i migranti in collegamento tra loro fino alle coste libiche. Sono le organizzazioni criminali che gestiscono il grande business dell'immigrazione irregolare.
Dobbiamo formare i popoli dell'Africa e ciò dobbiamo fare dando effettivo sviluppo economico, politico e sociale. Il Centro europeo per i diritti umani e costituzionali aveva inviato all'Aia un dossier dell'orrore con una lunga serie di testimonianze sul coinvolgimento di altre nazioni nella gestione dei flussi migratori.
Il tema sui la presente Meloni aveva affermato di voler impegnare il governo, poi venendo fragorosamente meno alla prima occasione. La corte penale internazionale aveva emesso nei confronti di EM Osama El Masri un mandato di arresto internazionale per crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi nella prigione di Mitiga, proprio in Libia, crimini puniti con la pena dell'ergastolo. Dietro questa sporca e vergognosa vicenda, c'è la volontà del governo di dare protezione e impunità a un criminale pericolosissimo.
Non è stato liberato per volontà della magistratura, ma per l'inerzia del Ministro della giustizia. Il Ministro dell'Interno ha firmato il provvedimento di espulsione, e poi la Meloni nel suo video ha tentato di impressionare e confondere i cittadini parlando di sicurezza nazionale. Siamo convinti che la sicurezza nazionale è quella europea e quella globale. Non può essere assicurata liberando un pericoloso criminale, ricercato dalla corte penale internazionale.
Ma piuttosto, in carcere quel pericoloso criminale e consentire il processo in ossequio a quelle norme internazionali che l'Italia ha concorso ad approvare. Non solo la sicurezza nazionale è stata evocata dagli esponenti del governo oggi viene evocata la ragion di Stato. Torniamo alle teorie filosofiche e politiche per cui la ragion di Stato consente qualunque illegalità, ma questo è fiancato dalla crescita del Fascismo e del nazismo e lo sterminio degli Ebrei.
Il nostro è uno stato di diritto, lo stato di diritto assicura la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà e garantisce lo Stato Sociale. Concerne la definizione dei diritti degli Stati membri delle Nazioni Unite, qui appunto l'Italia si è impegnata. Il concetto dello stato di diritto impone che l'agire dello Stato sia sempre vincolato e conforme alle leggi vigenti.
Tutte le articolazioni dello Stato devono sottoporre il proprio operato al rispetto delle norme di diritto, prima tra tutte della Costituzione che impone al nostro paese di osservare gli obblighi internazionali. Lo stato di diritto non consente illegalità a chi governa come non lo consente a qualunque altro organismo cittadino o anche straniero che sia sul nostro territorio. Nessun progetto del nostro paese può essere sulla violazione di norme internazionali né può articolarsi nella Liberazione di un criminale.
Allora chiediamo a voi, colleghi di ogni parte politica e del governo, ma che senso ha una Cooperazione che gli stati africani fondati sulla cultura con gli stati africani fondati sulla cultura, quando il nostro paese rinnega la cultura della legalità che è il cardine della nostra Repubblica Democratica?
Quante false sono state diffuse in questi giorni per voce o volontà degli esponenti di questo governo o delle forze di maggioranza. Noi speriamo solo che i cittadini riescano a comprendere in tempo dove questo governo ci sta portando. Ma certamente non asseguiremo mai nessuna iniziativa illegale e ci batteremo perché Giorgia Meloni con il Ministro della Giustizia e quello dell'Interno vengono a spiegare al parlamento certi che la criminalità si batte non liberando i criminali, ma assicurandolo alla giustizia e i progetti di Cooperazione per la cultura dei paesi africani non possono che partire dalla diffusione delle conoscenze e dei valori della legalità, ma in questo il governo italiano ha dato un pessimo esempio, perdendo autorevolezza proprio in Africa, dove è tornato con gli onori del nostro volo di Stato per volontà del Governo, il pericolosissimo criminale Al Masri.”