Decreto sicurezza, Schlein: “Pessimo. È un'idea securitaria del Paese che non dà risposte”
“Ecco il nuovo decreto sicurezza, un'idea disastrosa che va contro lo spirito della democrazia e dello stato di diritto. È un passo indietro nel tempo, un ritorno ai metodi repressivi degli anni Trenta. Noi non voteremo per questo decreto e ci prepariamo alla mobilitazione di mercoledì davanti al Senato, insieme a CG Willy e a numerose associazioni, per fare sentire la nostra protesta.
Sono inquietante i provvedimenti contenuti in questo decreto, che vorrebbero ripristinare la carcerazione di detenute madri con bambini di età inferiore all'anno, una vergogna per il sistema giustizia italiano. È un passo indietro rispetto alle conquiste fondamentali dello stato di diritto e una repressione del dissenso manifestato pacificamente, come il blocco stradale e la resistenza passiva in carcere.
Saremo noi a lottare contro questo decreto e a difendere la libertà e i diritti delle persone. Come Partito non voteremo per questo decreto, ma cercheremo anche di mettere in difficoltà la destra in parlamento, offrendo alcuni voti segreti in cui speriamo che qualcuno possa rinsavire e rendersi conto dell'errore che si sta commettendo.
Sarebbe stato più importante concentrare gli sforzi per aiutare i comuni a garantire la sicurezza delle persone, a garantire l'esistenza di presidi sociali, presidi educativi e presidi di cura dove mancano. Il decreto sicurezza non dà risposte concrete su come approcciare il problema della sicurezza e anzi, ci porta nel buio dei metodi repressivi del passato.
Non voteremo per questo decreto e ci prepariamo a contrastarlo con la mobilitazione di mercoledì. La democrazia italiana non si può permettere di ripiegare sui metodi autoritari e deve difendere i diritti delle persone, e non permettere che l'arbitrio sia il regola del governo.”
