DEL DEBBIO SCATENATO: SMASCHERA LORENZIN E LASCIA TUTTI SENZA PAROLE!
“La Fatidica Discussione tra Del Debbio e Lorenzin: “Accordo” o “Svolta” per la Crisi Migratoria?
La recente discussione tra l'ex ministro delle Politiche sociali, Beatrice Lorenzin, e l'attuale umanista, Paolo Del Debbio, ha Scalaro il paese. La stessa Lorenzin, infatti, ha descritto l'accordo tra l'Italia e l'Albania per l'apertura di centri di accoglienza per migranti come “una nuova Guantanamo”, un paragone che ha immediatamente scosso il pubblico in studio e a casa.
La reazione di Del Debbio, tuttavia, non si è arrestata lì. L'uomo ha respinto categoricamente il paragone, affermando che l'Italia manterrà il pieno controllo giurisdizionale sui centri di accoglienza, garantendo condizioni umane e il rispetto dei diritti umani. “Tutto sarà sotto il controllo della Giustizia italiana”, ha detto Del Debbio. La sua dichiarazione ha lasciato tutti di stucco, e Lorenzin ha subito mostrato segni di disappunto.
Ma Del Debbio non si è arrestato lì. Ha poi annunciato la creazione di un tribunale apposito nei centri di accoglienza in Albania, progettato per fornire assistenza legale necessaria ai migranti, un colpo che ha sorpreso tutti, compresi coloro che eranony criticati l'accordo.
Il colpo finale, tuttavia, è stato sferrato da Alessandro Sallusti, che ha attaccato Lorenzin, definendone le critiche come “superficiali e premature”. Ha ricordato che i governi precedenti, tra cui anche quelli di cui Lorenzin faceva parte, hanno clamorosamente fallito nella gestione dei flussi migratori, e che il paragone di Lorenzin appariva debile e poco fondato.
La discussione si è chiusa con una vittoria morale per Del Debbio e Sallusti, che hanno messo Lorenzin in serio svantaggio. Ma la questione migratoria è tutt'altro che chiusa. Il tempo dirà se l'accordo con l'Albania rappresenti una svolta efficace o una scelta discutibile. Una cosa è certa, tuttavia: la questione migratoria è tutt'altro che chiusa e questo dibattito ha aperto nuovi spunti per riflettere sul futuro della gestione dei flussi migratori”.