DELIRIO DI VIOLENZA A GIUGLIANO
Il dottor Luigi Alfano commenta il reato di body shaming in relazione a un recente caso di violenza domestica avvenuto a Giugliano. Il caso riguarda due donne, una delle quali era invalida, che hanno subito violenze e vessazioni continue all'interno della loro famiglia.
Il dottor Alfano sottolinea l'importanza di scandagliare il percorso e il vissuto all'interno del nucleo familiare per capire il contesto della violenza domestica. Egli ritiene che i soggetti che commettono queste violenze sono spesso caratterizzati da un disagio estremo, inquietudine, angoscia e lacerazioni psicoemotive, e che essi prendono di mira soggetti vulnerabili per affermare il loro dominio.
Il dottor Alfano sostiene che è fondamentale valutare gli indicatori di pericolosità sociale all'interno del nucleo familiare per prevenire la escalation della violenza. Egli propone di modificare la legge per introdurre l'accertamento sanitario transitorio obbligatorio già nella fase delle indagini, affiancato da un psicologo forense, uno psichiatra forense e un criminologo forense.
Inoltre, il dottor Alfano ritiene che i soggetti che commettono violenze domestiche debbano essere contenuti in strutture psichiatriche di lungo degenza e che la soglia di punibilità per i minori debba essere abbassata al di sotto dei 12 anni. Egli sostiene che la formazione della personalità avviene tra i 0 e i 3 anni e che è possibile intervenire in questo range per prevenire la violenza.
Il dottor Bevilacqua concorda con il dottor Alfano e sostiene che il fatto che il body shaming sia diventato un reato può essere un piccolo passo verso un'educazione familiare diversa. Egli ritiene che il target di intervento debba essere orientato verso i giovani e che è importante intervenire presto per prevenire la violenza domestica.
