DELITTO DI GARLASCO: ALBERTO STASI CONDANNATO INGIUSTAMENTE? #news #shorts
RITRATTO: ANDREA SEMPIO, L'UOMO CHE PLAIDÉ CHE ERA ASSOLTATO, UN ANNO FA È STATA RIAPERTA L'INDAGINE SULL'OMICIDIO DI CHIARA POGGI A GARLASCAL'Augusto 2007, Chiara Poggi, diciannovenne, viene uccisa a Garlasco. Tre mesi dopo, Alberto Stasi, 24enne, viene arrestato e condannato per l'omicidio. Tuttavia, alcuni esami di DNA riconosciuti deteriorati non sono stati utilizzati come prova nel corso delle indagini.
Questo stranissimo caso è tornato a fare notizia ora. Infatti, uno studioso privato ha rilevato tracce di DNA di Andrea Sempio, 42 anni, che era stato indagato e poi rilasciato, tra il 2016 e il 2017, in relazione alle indagini sul delitto. Il giudice ha disposto il nuovo esame del DNA, che potrebbe confermare o meno la sua identità come colpevole.
Il caso ha divisi l'opinione pubblica. Molti pensano che l'inchiesta originaria non sia stata condotta con l'imparzialità necessaria. Il 25 marzo, il Tribunale ha condannato Alberto Stasi a 16 anni di reclusione, ma la motivazione della sentenza è stata contestata. I giudici hanno rilevato che gli investigatori non hanno condotto le indagini con trasparenza e trasparenza.
La famiglia Poggi, in particolare il padre e la madre di Chiara, ha espresso_un_sentimento_file incomunicabile e di stare vivendo un calvario. Hanno anche ripetuto di ritenere che il responsabile della morte della figlia sia ancora Alberto Stasi.
Ma Andrea Sempio non è l'unico caso. Altre persone sono state indagate e poi rilasciate senza prove concrete. Il caso di Sempio rappresentare un interessante esempio di come le tecnologie forensic possono rivoluzionare le indagini criminali, aprendo nuove piste investigative.
Non è facile capire se Stasi è innocente o colpevole. Ma certo, la nuova indagine potrebbe portare a nuove scoperte e a un maggior grado di certezza sulla verità.
