DELITTO DI PERUGIA, QUANTE VERITA’ NASCOSTE
L’avvocata Marina Terlizzi ha analizzato il delitto di Perugia, concentrando l’attenzione sulle 53 ore di interrogatorio a cui Amanda Knox sarebbe stata sottoposta. La dottoressa Petrillo ha espresso la sua opinione sul fatto che 53 ore di interrogatorio siano veramente tante e che potrebbero mettere a dura prova chiunque, portando a contraddizioni e una visione non lucida.
L’avvocato Iannuccelli ha espresso un’opinione diversa, sostenendo che la tecnica dello sfiancamento non è illegale e che ha visto casi in cui interrogatori lunghi hanno portato a informazioni utili. Tuttavia, ha anche espresso perplessità sulla scelta di Amanda Knox di monetizzare la sua esperienza personale.
La dottoressa Costanzo ha condiviso l’opinione dell’avvocato Iannuccelli, sostenendo che la monetizzazione del fatto traumatico le lascia dubbi e che la memoria può essere parziale e influenzata da fattori esterni.
La dottoressa Petrillo ha aggiunto che la testimonianza di Amanda Knox dovrebbe essere presa con le pinze, considerando che potrebbe essere stata influenzata da fattori esterni e che la sua personalità istrionica potrebbe aver giocato un ruolo nella costruzione della sua versione dei fatti.
Tutti gli intervistati hanno espresso perplessità sulla scelta di Amanda Knox di creare una fiction sul caso e di chiedere alla famiglia di Meredith di riappacificarsi, considerando che la famiglia della vittima potrebbe non essere felice di questa decisione.
In sintesi, gli intervistati hanno espresso dubbi sulla gestione del caso da parte di Amanda Knox e sulla sua scelta di monetizzare la sua esperienza personale, sostenendo che la memoria può essere parziale e che la sua personalità potrebbe aver influenzato la sua versione dei fatti.
