Delitto di Rimini, manipolazioni e menzogne: il piano dietro il caso Paganelli
La youtuber e attrice Francesca Bugamelli ha analizzato le carte dell'inchiesta sull'omicidio di Pierina Paganelli e ha scoperto una strategia mediatica Studiata a tavolino. Secondo Bugamelli, le intercettazioni tra Valeria Bartolucci e Louis Dassilva rivelano un piano preciso per alterare la percezione pubblica e influenzare i potenziali giudici popolari.
Bugamelli si è concentrata sulle trascrizioni delle intercettazioni e ha notato che la strategia non sembra essere solo di Valeria Bartolucci, ma che ci sia dietro il coordinamento della consulente Roberta Bruzzone. La strategia consiste nell'utilizzare la comunicazione televisiva per manipolare l'opinione pubblica e convincere i giudici popolari che Valeria non stia difendendo Louis perché è innamorata di lui, ma perché lo ritiene innocente.
Inoltre, le carte dell'inchiesta mostrano che Valeria non può confermare l'alibi di Louis perché lei stessa ammette di non ricordare se lui fosse uscito o no quella sera. La strategia include anche la menzogna sulla loro relazione, descrivendola come in crisi quando in realtà non lo è, per convincere l'opinione pubblica e i giudici popolari che Valeria non stia difendendo Louis per interesse personale.
Bugamelli è anche sconvolta dalla scoperta che la strategia includeva il piano di vittimismo e la carta del razzismo, con Valeria che suggerisce a Louis di mentire e di dire che non voleva ammettere di aver buttato la spazzatura perché pensava di essere incolpato solo perché è nero.
In sintesi, secondo Bugamelli, la strategia mediatica studiata a tavolino consiste in un castello di menzogne e una manipolazione dell'opinione pubblica attraverso interviste e comparsate televisive, che sembra essere stata orchestrata dalla consulente Roberta Bruzzone e dai difensori di Louis Dassilva.
